Tutti soddisfatti, a parte chi ha scelto di non partecipare ovvero Idea e M5s, dopo l’incontro con Enel in conferenza dei capigruppo. Maggioranza ed opposizione, infatti, pur annunciando attenzione massima sulle modalità con le quali sarà gestita la complessa fase della decarbonizzazione, si sono detti rassicurati dalle spiegazioni fornite dall’azienda rispetto al futuro della centrale “Federico II” di Brindisi.
Le posizioni dei partiti
«La nostra attenzione - sottolinea il gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Roberto Cavalera e Gianluca Quarta - sull’impatto che avrà il processo di transizione ecologica, con la trasformazione a gas dell’impianto, rimane e rimarrà alta, in quanto il destino del territorio sul fronte occupazionale e della salvaguardia delle aziende dell’indotto, rimane al centro delle priorità politiche, insieme alla transizione ecologica. I progetti presentati sul futuro del sito, attraverso una trasformazione del molo carbonifero in centro logistico avanzato, non solo potrebbero consentire un mantenimento dell’attuale livello occupazionale, ma anche aprire a nuove forme di investimento sul territorio, attraverso lo sviluppo delle zone franche doganali». In questa complessa fase di transizione, dunque, Forza Italia «vigilerà affinché le proposte di Enel siano consequenziali a quanto dichiarato. Le nostre priorità sono e rimangono gli interessi dei cittadini brindisini, che si aspettano risposte certe per il proprio futuro».
Le notizie dello “smarcamento” di Enel che «avevano spaventato il territorio», secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano, «sono state ridimensionate». Il dimezzamento della capacità produttiva della nuova centrale a turbogas, infatti, «crea pochi problemi nel momento in cui parte l’investimento di Enel Logistics». Ma il piano industriale, per Oggiano, «deve essere onnicomprensivo, tra investimento energetico e sul settore della logistica, altrimenti la vedo dura». Il piano della nuova società, ad ogni modo, dovrebbe essere pronto entro qualche mese. A questo punto, non appena sarà completato il piano industriale, «la società partecipi ad un consiglio comunale aperto alla città ed alle parti sociali». Infine, a domanda secca sul possibile conflitto tra deposito costiero Edison e utilizzi logistici della banchina di Costa Morena Est, la società avrebbe detto che non vi sono problemi. «Cosa che cozza - conclude Oggiano - con quanto riportato dal Comune in sede di Consiglio superiore dei lavori pubblici».
Il Partito democratico, dal canto suo, conferma che la transizione energetica non potrà non avere conseguenze occupazionali. «Per questo - sottolineano i democratici - è necessario, così come chiesto anche dal sindaco Riccardo Rossi, potenziare la progettualità, e quindi gli investimenti, che Enel intende riservare a Brindisi e tutti i rappresentanti Istituzionali, datoriali e sindacali hanno il dovere di farsi carico di questa esigenza.