Patto per l’energia alternativa: svolta green tra i palazzi della periferia

Patto per l’energia alternativa: svolta green tra i palazzi della periferia
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 2 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:39

BRINDISI - Un nuovo approccio per l’efficientamento energetico da sperimentare nelle abitazioni popolari che sono state di recente riqualificate nel quartiere Paradiso di Brindisi. Queste le premesse dell’accordo che è stato annunciato dal Distretto tecnologico nazionale sull’energia (Ditne), dall’Arca Nord Salento (l’agenzia che si occupa degli alloggi popolari nel capoluogo adriatico) e da Enea (l’Ente nazionale per le energie alternative), con la firma che è stata apposta nei giorni scorsi. L’accordo, si dice in una nota del Ditne, ha come scopo “lo sviluppo di iniziative comuni volte alla costituzione di una o più comunità energetiche nell’ambito del patrimonio immobiliare della stessa Agenzia per la casa”, che sarà interessato “ad importanti investimenti di riqualificazione edilizia e di efficientamento energetico”.
In funzione dell’accordo sottoscritto, è previsto che le parti in causa insedieranno nei prossimi giorni un gruppo di lavoro comune. Quest’ultimo, avrà come obiettivo specifico quello “di promuovere nei prossimi mesi la prima comunità energetica nel territorio della città di Brindisi, all’interno di alcuni immobili recentemente riqualificati proprio dall’Arca nel quartiere Paradiso”. Le abitazioni in questione, quindi, avranno modo di sperimentare “le forme di autoconsumo energetico e i conseguenti fattori di efficientamento nell’uso dell’energia”, che daranno modo alle famiglie coinvolte in questa proposta progettuale di risparmiare economicamente contenendo i costi a livello energetico. Con autoconsumo energetico, in particolare, si intende la produzione in proprio e la fruizione di energia, che si va a realizzare soprattutto con l’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico

Il patto

Sempre secondo quanto è stato comunicato, i termini dell’accordo prevedono che il Ditne “garantirà un supporto all’Arca” per predisporre, tecnicamente e giuridicamente, un impianto che possa essere utile alla costituzione di comunità energetiche. 
L’altro partner dell’intesa, ovvero Enea, avrà quindi il compito di mettere a disposizione “i propri tecnici per le attività di progettazione e monitoraggio delle comunità energetiche” ed allo stesso modo dovrà essere garantito anche “l’accesso alle proprie piattaforme informatiche di supporto”. 
Andando a definire più nel dettaglio i contorni delle comunità energetiche, i sottoscrittori dell’accordo ricordano che le stesse “rappresentano ormai uno strumento decisivo per lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica” e che si vanno a concretizzare in particolar modo facendo riferimento “alla gestione del patrimonio immobiliare”. 
Oltre a questo, queste specifiche comunità si possono considerare “un modello che rende i consumatori protagonisti della gestione energetica attraverso le pratiche dell’autoproduzione”. Per poter costituire una comunità energetica, il riferimento è alle linee guida che sono emanate a livello regionale. 
Lo specifico della Puglia prevede che si elargisca un contributo, da assegnare tramite bando pubblico, necessario a predisporre tanto il progetto quanto tutta la documentazione ritenuta necessaria nelle fasi preliminari di costituzione della comunità.

L’avviso in questione è aperto sia a soggetti privati che pubblici, così come uelli costituiti in forma mista.

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