Armi e droga: 20 arresti. In carcere anche il figlio dell'ex boss del contrabbando Ciccio La Busta

Armi e droga: 20 arresti. In carcere anche il figlio dell'ex boss del contrabbando Ciccio La Busta
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 16:44
BARI - ​All’alba di oggi i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Bari, nei confronti di 20 persone, tutti delle province di Bari, Brindisi e Lecce. È l’epilogo di una lunga e complessa indagine svolta dal dicembre 2015 al febbraio 2017 dagli specialisti del Goa (Grandi Operazioni Antidroga), articolazione del Gruppo di Investigazione Criminalità Organizzata, diretti dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un’organizzazione criminale composta da italiani - tra cui personaggi contigui al clan “Strisciuglio” di Bari – ed albanesi, ritenuti responsabili di molteplici reati che vanno dall’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti alla produzione e detenzione di droga, alla cessione, detenzione e porto abusivo di armi clandestine, al furto ed alla ricettazione. Tra gli arrestati figura anche Antonio Prudentino, 43 anni di Ostuni, figlio di Francesco Prudentino, alias “Ciccio la busta”, ex «primula rossa» del contrabbando di sigarette, oggi 70enne. In particolare, Prudentino Junior risponde del traffico dei due fucili d’assalto mitragliatori AK47 (kalashnikov) muniti di tre caricatori e relative munizioni.

Secondo gli inquirenti, l’organizzazione criminale italo-albanese avrebbe posto in essere un imponente traffico di sostanze stupefacenti e di armi, rendendosi protagonista anche di numerosi reati predatori, spesso strumentali alla commissione degli illeciti principali. In particolare, i natanti utilizzati per il traffico di droga dalle coste albanesi a quelle pugliesi - gommoni transoceanici dotati di potenti motori fuoribordo - erano spesso provento di furto e successivamente venivano modificati per il trasporto di grandi quantità di marijuana, rimuovendo gli arredi nautici, ampliando la capacità dei serbatoi e potenziando le motorizzazioni.
Le indagini hanno consentito il sequestro di 8 gommoni utilizzati per il trasporto dello stupefacente dalle coste albanesi a quelle del litorale a sud di Bari.

Tra gli altri destinatari del provvedimento restrittivo in carcere, spiccano il 50enne boss albanese Janku Kristo Dhimitraq Janku (alias Janku Kristo), Gjonxha Ilirian, Helmi Harrilla (Lo Zio), Giuseppe Vispo (alias U’Leng), 36 anni; Piero Volpe, 38 anni, Michele Volpe, 41 anni, Alessandro Volpe (alias Fafuec), 36 anni, Francesco Strisciuglio (alias Piripicchio), 43 anni, Francesco Tisti (alias Ciccillo), 41 anni, Lorenzo Pezzolla (alias Enzuccio), 54 anni, e Antonio Antelmi, 33 anni. Sono stati posti ai domiciliari altre 5 persone: Simone Bressani, Vito Modesto Colella, Vincenzo Lobuono (alias U’Curt), Giuseppe Ruggiero (alias Rivera) e Raffaele Grosso (alias Frank).








 
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