Il sottosegretario generale dell'Onu Khare per due giorni in visita alla base di Brindisi

La base Onu di Brindisi
La base Onu di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Domenica 26 Febbraio 2023, 05:00

Inizia oggi una visita significativa per rafforzare il legame delle Nazioni unite con Brindisi ma anche per poter pensare ai suoi possibili sviluppi.

Due giorni con il sottosegretario generale Onu

Il Comune e la Ungsc (la base per i servizi globali delle Nazioni unite) hanno messo in campo un programma per accogliere al meglio Atul Khare, sottosegretario generale dell’Onu per il Supporto operativo, e Maurizio Massari, rappresentante permanente presso l’organismo che raggruppa le diverse nazioni del mondo. Si tratterà di una visita in due giornate: la prima di queste partirà oggi alle 17 con un tour per la città, a cui farà seguito un aperitivo all’interno della sala del Capitello di palazzo Nervegna. Qui è previsto il saluto delle autorità del territorio, dal sindaco Riccardo Rossi al presidente della Provincia Toni Matarrelli, ed ancora il presidente della Regione, Michele Emiliano ed il parlamentare brindisino Mauro D’Attis.

Il concerto di questa sera e la giornata di domani

In serata, invece, alle 20 inizierà il concerto all’interno del Nuovo teatro Verdi, in occasione del quale è prevista la consegna delle chiavi della città al sottosegretario generale. L’evento, dal titolo “Brindisi for the United Nations”, vedrà l’esibizione dell’orchestra giovanile del Verdi con la direzione di Stefano Miceli, alternando musiche di Giuseppe Martucci, Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini ed Ennio Morricone. Il concerto chiuderà anche il programma del 26 febbraio. Il giorno dopo si tornerà a palazzo Nervegna, dove in tarda mattinata si terrà prima (tra le 11 e le 11.30) un punto stampa con il vice segretario Khare e l’ambasciatore Massari ed a seguire il seminario “Supporting peace with new alliances and skills: a focus on the Un hub of Brindisi” (“Sostenere la pace con nuove alleanze e competenze: un focus sul centro dell’Onu di Brindisi”). A moderare il dibattito sarà il rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice: l’ateneo ha attivato proprio nel capoluogo un corso di Scienze per la cooperazione internazionale ed il peacekeeping, realizzato anche con il supporto della base brindisina. La chiusura della manifestazione sarà affidata ad un incontro con la squadra delle New Basket Brindisi, lunedì alle 16 presso il campo da basket ospitato nell’area di piazza del Vento, in zona Materdomini, dove ha sede l’Ungsc.

Una storia lunga più di 25 anni

Il riconoscimento per il complesso brindisino arriva dopo la visita nel 2019 (in occasione dei 25 anni della base logistica) del segretario generale Antonio Guterres e nelle intenzioni della stessa Onu vuole anche essere un punto di lancio per un’integrazione ancora maggiore con il territorio. La storia dell’organizzazione internazionale in città, come detto, comincia già nel 1994, quando viene realizzata la Unlb (la base logistica dell’Onu): Brindisi, in particolare, è scelta per una serie di criteri che vanno dal posizionamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali ed aeroportuali o ancora per la particolare posizione della città, ritenuta particolarmente favorevole dal punto di vista geografico e strategica dal punto di vista satellitare. La Unlb si evolverà nella Ungsc, che attualmente garantisce tre tipologie di servizi, soprattutto a servizio delle missioni Onu nel mondo: la cosiddetta “supply chain” (la catena di distribuzione della logistica), tecnologie geospaziali, di informazione e telecomunicazione e servizi centrali. Dal 2000 è presente a Brindisi anche l’Unhrd (il deposito di pronta risposta umanitaria dell’Onu) del World food programme, uno dei sei centri in tutto il mondo di questo tipo.

La presenza della scuola europea ed il suo futuro

Nelle ultime settimane, inoltre, è stato dato un forte impulso alla scuola europea, che è attiva in alcuni istituti della città ed è strettamente collegata al personale delle basi, che qui può far studiare i propri figli. Proprio D’Attis, infatti, con un emendamento alla recente legge finanziaria ha garantito tre milioni distribuiti nell’arco di tre anni e che serviranno all’assunzione di docenti madrelingua.

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