Mafia, Scu: 27 arresti a Brindisi, anche emergenti
La Squadra Mobile sequestra pizzini per affiliazioni/ I nomi

Mafia, Scu: 27 arresti a Brindisi, anche emergenti La Squadra Mobile sequestra pizzini per affiliazioni/ I nomi
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Martedì 23 Febbraio 2016, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 10:36

BRINDISI - Donne capoclan, pizzini per le affiliazioni e una serie di volti nuovi nella compagine della Scu pugliese: è quanto ritengono di aver scoperto gli agenti della Squadra mobile della questura Brindisi che hanno eseguito questa mattina a Brindisi, in provincia e in altre località del territorio nazionale, 27 arresti per associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamenti, detenzioni di armi, tutti episodi comunque aggravati dal metodo mafioso.

In tutto sono 34 le persone indagate: per la gran parte di loro si tratta della prima contestazione per reati di mafia. La polizia sta provvedendo inoltre al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, del valore di svariate centinaia di migliaia di euro. I provvedimenti restrittivi sono stati richiesti dai pm della Dda di Lecce Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori e disposti dal gip Antonia Martalò. Le indagini della Squadra mobile e della polizia Anticrimine, avviate nel 2013 ed incentrate sul clan della sacra corona unita "Pasimeni -Vicentino" e sulle sue articolazioni nel comune di Brindisi, hanno consentito di ricostruire le attività e gli interessi della Scu, l'attività di reclutamento e l'arrivo in zona di un gruppo emergente.

La seconda, in alcuni casi la terza, generazione della Scu operativa tra Brindisi e Mesagne, entrambe culle storiche dell’associazione mafiosa salentina: è quanto ritengono i poliziotti della Squadra Mobile che hanno eseguito stamattina 27 ordinanze di custodia cautelare, nell’ambito di una indagine condotta dai pm della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori.
In tutto sono 34 le persone indagate. Tre le donne coinvolte, fra cui due con posizione apicale, entrambe compagne dei presunti ‘leader’: una di queste avrebbe avuto ruolo di cassiera dell’organizzazione.
Il gruppo, secondo quanto emerso, farebbe capo al clan capeggiato da Daniele Vicientino, Massimo Pasimeni e Antonio Vitale e si sarebbe posto in contrapposizione con la frangia storica dei tuturanesi, riferibile alla famiglia Buccarella. Ai vertici dell’organizzazione ci sarebbero stati Tobia Parisi e Luca Ciampi, il primo di Latiano, il secondo di Brindisi. Tra gli affari principali del gruppo, a quanto ha spiegato il procuratore capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta, il racket delle estorsioni: in particolare la gestione dei parcheggi nei pressi delle discoteche, il ‘punto’ sulle giostre per le feste patronali. E’ stato altresì registrato un ritorno alla affiliazioni e alle elevazioni di grado all’interno della Sacra corona unita e quindi una strutturazione gerarchica; il contributo offerto ai detenuti per il loro sostentamento. E’ stato altresì disposto il sequestro preventivo di una villetta utilizzata per la latitanza di un boss, di una concessionaria di auto a Carovigno (Brindisi) e di 39 autovetture. L’inchiesta è partita a metà del 2013 dall’esplosione di tre colpi di kalashnikov in piazza Lorch, al rione Paradiso di Brindisi. Sono stati poi accertati, anche con attività di intercettazione telefonica e ambientale, furti ed estorsioni ai danni di esercizi commerciali.
Sequestrate anche diverse “sfoglie”, pizzini attraverso cui avvenivano le comunicazioni dal carcere verso l’esterno. In uno di questi era riportata proprio la richiesta di biglietti per le giostre in occasione della festa patronale di Brindisi del 2013. 


Ecco i nomi degli arrestati:

Luca Ciampi, 29 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Lecce;
Luigi Campana, 41 anni, di Mesagne;
Fabrizio Campioto, 37 anni, di Brindisi;
Ivano Cannalire, 33 anni, di Brindisi;
Morris Cervellera, 39 anni, di Brindisi;
Aldo Cigliola, 44 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Turi (Bari);
Salvatore Antonio Del Monte, 23 anni, di Brindisi;
Davide Di Lena, 27 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Lecce;
Marcello Di Mola, 42 anni, di Brindisi;
Massimo Esperti, 46 anni, di Mesagne;
Francesco Franchin, 26 anni, di Brindisi;
Veronica Girardo, 29 anni, di Latiano;
Antonio Grassi, 29 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Brindisi;
Alessandro Leto, 41 anni, di Brindisi;
Tamara Niccoli, 24 anni, di Brindisi;
Cosimo Papa, 31 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Foggia;
Tobia Parisi, 35 anni, di Latiano, attualmente rinchiuso nel carcere di Taranto;
Alfonso Polito, 31 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Lecce;
Giuseppe Polito, 34 anni, di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Lecce;
Mario Polito, 31 anni, di Brindisi;
Andrea Prutentino, 27 anni, di Brindisi;
Claudio Pupino, 50 anni, di Brindisi;
Andrea Reho, 25 anni,di Brindisi, attualmente rinchiuso nel carcere di Brindisi;
Antonio Emanuele Tarantino, 32 anni, di Mesagne;
Francesco Trane, 25 anni, di Brindisi;
Vincenzo Trono, 31 anni, di Brindisi;
Giuseppe Vinci, 38 anni, di Brindisi.


Risultano indagati:
Marco Antico, 34 anni, di Brindisi;
Franco Dimastrodonato, 42 anni, di Latiano;
Luigi Girardo, 49 anni, di Latiano;
Monica Grassi, 34 anni, di Brindisi;
Roberto Vito Orlando, 34 anni, di San Vito;
Renato Simonetti, 21 anni, di Brindisi;
Giuseppe Vantaggiato, 38 anni, di Brindisi
 

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