Barletta: fiaccolata per le vittime
del crollo, il sindaco si sente male

Barletta: fiaccolata per le vittime del crollo, il sindaco si sente male
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Martedì 11 Ottobre 2011, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 11:56
BARLETTA - partita come previsto alle 20 la fiaccolata in memoria delle cinque vittime del crollo della palazzina di Via Roma a Barletta. In testa al corteo, seguito da migliaia di cittadini, ci sono i famigliari delle vittime che sostengono uno striscione con i ritagli degli articoli dei giornali che parlano delle loro donne.
Ci sono scritti i nomi delle quattro operaie e della ragazzina: «Antonella, Giovanna, Matilde, Maria Pina: siete cinque angeli e vegliate su Barlettà. Resterete per sempre nei nostri cuori». Alla partenza del corteo il parroco della chiesa di San Giacomo, don Sabino Lattanzio ha detto al megafono che «se queste cinque donne sono morte non c'entra il lavoro nero, ma la superficialità di chi avrebbe dovuto compiere i controlli». «Non siamo un popolo di incivili così come anche involontariamente qualcuno ci ha fatto apparire - ha detto ancora - siamo un popolo onesto che lavora onestamente, viviamo di poco, le famiglie si aiutano, i genitori mantengono i figli sposati, ma viviamo onestamente». «Vogliamo sostenere le vittime di questa sciagura - ha detto ancora - lo testimoniamo facendo questo percorso silenzioso con le torce accese, segno di speranza». Il servizio d' ordine del corteo è svolto dalla polizia e dalla tifoseria organizzata della squadra di calcio cittadina.

Il corteo, cui secondo le forze dell'ordine partecipano circa 10.000 persone, è arrivato nella cattedrale che è stracolma tanto che molte persone sono rimaste sul sagrato e nella piazza antistante. Attorno all'altare è disposta una ventina di persone, amici e familiari delle cinque vittime che indossano una maglia nera con la scritta 'verità e giustizià. I banchi e le navate della chiesa sono colmi e lungo la navata sinistra sono stati disposti gli striscioni portati in corteo. Alla fiaccolata ha partecipato, senza la fascia tricolore, anche il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, che nei giorni scorsi, a conclusione del funerale delle cinque vittime, era stato contestato dai cittadini che accusano l'amministrazione comunale di non avere preso i provvedimenti necessari ad evitare la strage. «Vogliamo dare una scossa alla città, farla svegliare perchè - ha detto la portavoce del comitato “verità 3 ottobre 2011”, Maria Lanotte - come ha detto un nostro concittadino missionario, è solo il popolo che salva il popolo». Lanotte ha spiegato poi che si è deciso di unificare il corteo con la cerimonia religiosa perchè «volevamo - ha detto - che lungo la fiaccolata ci fosse un sacerdote ad accompagnarci nelle preghiere».

Il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, è stato colto da un malore nella Cattedrale della città mentre era in corso la veglia di preghiera. Maffei è stato soccorso e sottoposto a controlli medici all'interno dell'ambulanza del 118 che era al di fuori della chiesa. Dopo alcuni minuti, a conclusione della visita medica, il sindaco è rientrato in chiesa. Maffei, che nei giorni scorsi è stato contestato da alcuni cittadini che ritengono l'amministrazione comunale responsabile di non avere fatto gli interventi necessari per evitare la strage, ha partecipato al corteo insieme a circa 10.000 persone, senza indossare la fascia tricolore.
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