L'ultimo saluto ad Anthony, il 17enne morto nell'incidente in moto: «Lasciarti andare fa troppo male»

L'ultimo saluto ad Anthony, il 17enne morto nell'incidente in moto: «Lasciarti andare fa troppo male»
L'ultimo saluto ad Anthony, il 17enne morto nell'incidente in moto: «Lasciarti andare fa troppo male»
di Domenico DICARLO
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Martedì 3 Ottobre 2023, 21:49 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 17:23

Una giornata estiva, i colori e gli odori del mare a pochi metri, il silenzio, le magliette bianche con il viso stampato di Anthony, i palloncini bianchi e blu, il silenzio, tanto e rispettoso silenzio. Ecco cosa ha accompagnato l’ultimo viaggio di Anthony Innamorato, lo sfortunato studente diciassettenne deceduto in un drammatico incidente poco prima della mezzanotte di domenica a Conversano.

Questo pomeriggio, non sarebbe bastato il Duomo di Mola per accogliere le centinaia di famigliari, amici, conoscenti, compagni di classe che volevano regalare l’ultimo saluto ad Anthony.

La chiesa di Santa Maria di Loreto, situata proprio all’ingresso del lungomare, non poteva proprio bastare. Così, mentre all’interno venivano officiati i funerali, all’esterno centinaia di persone attendevano l’uscita del feretro semplicemente per rivolgere l’ultimo saluto. Tra i ragazzi, qualche lacrima ma soprattutto, come avrebbe voluto Anthony (un ragazzo per bene, ha sottolineato all’unisono la comunità molese), tanta voglia di ricordarlo. Ecco, dunque, i palloncini bianchi e blu, colori della Virtus Mola, la squadra locale che milita in Eccellenza, ma anche dell’innocenza e del cielo.

Compagni di classe e tanti amici

Mischiati tra di loro, i compagni di classe della quinta A dell’istituto tecnico del “Panetti” di Bari ed i tanti amici di comitiva di Mola. In tanti, indossavano la maglietta bianca con ben impresso il sorriso di Anthony. Gli stessi amici che hanno composto la scritta “Anthony”. Ad un certo punto, nel silenzio, ben prima dell’uscita del feretro un cuoricino di colore grigio ha deciso di volare via: attenzione, non un palloncino, ma un cuoricino grigio, quasi che Anthony volesse ricordare ai suoi amici di essere ancora lì, in mezzo a loro. All’interno della chiesa, la disperazione di papà Nicola e mamma Anna, dei nonni Vitantonio, Petronilla, Francesco e Lina. Per Nicola e Anna, Anthony era il loro unico figlio. In un attimo, tutte le speranze, i sogni del ragazzo e dei suoi genitori (“gente per bene”, ricordano in città) si sono frantumate. Il parroco di Santa Maria di Loreto non ha cercato troppe parole di circostanza, perché ogni parola, in questo caso, è superflua. Ha solo affidato chiesto a Dio di occuparsi di Anthony, ed ai famigliari e amici di credere in una vita al di fuori di quella terrena.

Non sono mancate le presenze istituzionali: il sindaco Giuseppe Colonna è stato uno dei primi ad entrare in chiesa ed a porgere le condoglianze alla famiglia Innamorato. Un abbraccio e niente più, perché, anche in questo caso, ogni parola può essere superflua. «Non è il momento delle parole- ha sottolineato Colonna prima di entrare in chiesa- ma di stare vicino alla famiglia in questo momento di dolore. È un momento durissimo per la nostra città: perdere un giovane così fa troppo male», ha detto il primo cittadino molese. D’altro canto, l’amministrazione comunale, già nella serata di lunedì, aveva invitato le scuole, i concittadini, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive e le associazioni sportive, ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto, durante i funerali dalle ore 16 e sino al termine del rito funebre. Almeno nei pressi della parrocchia dove sono stati celebrati i funerali, l’invito è stato raccolto da numerose attività commerciali. Poco dopo l’inizio della cerimonia, infine, è arrivato anche il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio, accompagnato dalla moglie, per esprimere la vicinanza della città nella quale il povero Anthony ha perso la vita.

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