Hanno rimosso un tumore grande quanto una pallinda da ping pong dal cervello di un bambino di 12 anni e lui nel frattempo non solo era sveglio ma rispondeva alle domande dell'equipe. È successo al Policlinico di Bari. L'intervento è stato effettuato tenendo sveglio il piccolo paziente che, in sala operatoria, ha risposto con precisione alle domande della neuropsicologa mentre i neurochirurghi operavano. La massa tumorale era localizzata nelle aree cerebrali che controllano la produzione e comprensione del linguaggio.
La procedura
La procedura di awake surgery, l'intervento di neurochirurgia effettuato con anestesia locale che prevede che il paziente resti vigile e collaborativo, è stata eseguita per la prima volta su un paziente di età pediatrica al Policlinico di Bari dall'equipe del professore Francesco Signorelli, direttore dell'unità operativa di Neurochirurgia universitaria. «Due episodi di blocco della parola (speech arrest) e la localizzazione della lesione nei pressi dell'area del cervello che controlla la produzione del linguaggio, ci hanno fatto propendere per l'esecuzione dell'intervento di resezione della massa neoplastica da sveglio», spiega Signorelli.
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