«Siamo candidati tutti e due ma chissà se ci faranno votare. Un altro o un’altra candidata sinora non ci sono. Vendola e Carofiglio? Se avessero avuto intenzione di candidarsi me lo avrebbero detto. Ma il vero rischio è che non ci facciano votare proprio, è nell’aria, quantomeno la data del voto potrebbe essere rinviata. Temo per questo che stiamo facendo una discussione un po’ surreale». Lo ha detto a Un giorno da pecora il candidato alle Comunali di Bari, Michele Laforgia, sostenuto anche da M5s, Sinistra italiana e Italia Viva.
«C’è una ipotesi di slittamento delle votazioni – ha insistito - prima dell’eventuale commissariamento. Personalmente penso che il commissariamento non abbia grandi basi a Bari, perché si fa il commissariamento quando c’è un rischio di infiltrazione della mafia nell’amministrazione e questo a Bari non è mai avvenuto. Il candidato della destra – ha evidenziato - non c’è ancora. Temo che non lo stiano cercando il candidato perché sanno o pensano che non si voti».
«Esistono tante possibilità» ma quella del ritiro dei due candidati del centrosinistra a Bari «non mi sembra la più probabile», prosegue Laforgia. «Il M5s – ha detto - ha dialogato con il Pd per due mesi cercando un candidato alternativo a me e che andasse bene a tutti e due.
Nella stessa trasmissione, l'altro candidato, Vito Leccese, apre al proprio passo indietro: «Ho risposto positivamente a un appello di Bonelli e Fratoianni a fare anche un passo indietro, ma questo passo indietro lo dobbiamo fare insieme sia io che Michele Laforgia per cercare un candidato unitario». «L'appello - aggiunge - è di incontrarci con Laforgia e di individuare insieme un terzo candiato e fare tutti insieme un passo in avanti. I tempi sono strettissimi, tra 25 giorni dobbiamo presentare le liste. Il nome lo individueremo insieme per fare un passo in avanti. Quante possibilità ci sono? Il 50% perché c'è la mia disponibilità, non so se c'è quella del mio competitor».