Mafia a Bari, Lorusso sospesa dal Consiglio comunale. Ma anche il sostituto è arrestato

Il presidente del Consiglio comunale, Michelangelo Cavone, ha quindi inviato una nuova richiesta alla Prefettura per capire come muoversi

Mafia a Bari, Lorusso sospesa dal Consiglio comunale. Ma anche il sostituto è arrestato
​Mafia a Bari, Lorusso sospesa dal Consiglio comunale. Ma anche il sostituto è arrestato
di Samantha DELL'EDERA
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 09:57

La sospensione della consigliera Maria Carmen Lorusso, ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Codice Interno” che ha portato agli arresti di 135 persone e a svelare un intreccio tra clan e politica, è stata comunicata dalla Prefettura al Comune di Bari. Un atto dovuto, così come era successo con l’ex consigliera Francesca Ferri, ma che in questo caso apre un altro problema. 

Lorusso è entrata in Consiglio con la lista Di Rella sindaco come la più suffragata, con 909 preferenze.

La sua sospensione porta a farla sostituire con il primo dei non eletti che però risulta Michele Nacci, anche lui coinvolto nella stessa inchiesta. Il suo nome compare tra quelli arrestati. Il presidente del Consiglio comunale, Michelangelo Cavone, ha quindi inviato una nuova richiesta alla Prefettura per capire come muoversi: Nacci, così come la Lorusso, sono coinvolti nell’indagine e quindi teoricamente dovrebbe entrare in Consiglio il secondo dei non eletti, Francesco Fragola (che ha ottenuto nel 2019 341 preferenze). Ma dalla Prefettura non è arrivata ancora risposta: la surroga (per ora temporanea salvo dimissioni della Lorusso) dovrà avvenire necessariamente entro l’11 marzo, giorno in cui è stato convocato il prossimo Consiglio comunale (all’ordine del giorno i progetti per gli ultimi due lotti di Costa Sud).

I dettagli

Insomma un bel problema per il Consiglio comunale: la nota della Prefettura sulla sospensione della Lorusso risale già al 27 febbraio scorso e da allora è seguita la richiesta del Comune in merito al primo dei non eletti. “Abbiamo chiesto – ha detto il presidente del Consiglio Comunale, Michelangelo Cavone – di capire come muoverci. Attendiamo risposte dalla Prefettura”.

In questa legislatura il caso Lorusso è il secondo che si è presentato in soli cinque anni. Nell’ottobre del 2022 la Prefettura ha decretato con provvedimento prefettizio (seguendo la stessa procedura della Lorusso) la sospensione di un’altra consigliera comunale, Francesca Ferri, eletta nella lista civica Di Rella Sport con oltre mille preferenze e coinvolta in quell’anno nell’indagine su un presunto voto di scambio. L'indagine ha seguito due filoni, uno dei quali ha riguardato un presunto scambio elettorale per le Comunali di Bari e Valenzano rispettivamente a maggio e novembre 2019. Al posto di Ferri è entrato Michele Paloscia che è rimasto nel gruppo di Di Rella. Mentre la Ferri, prima ancora della sospensione, aveva lasciato la lista Di Rella e si era spostata in Italia popolare, gruppo che poi si è sciolto e i restanti consiglieri sono passati nel Gruppo misto. Per quanto riguarda invece la Lorusso, aveva già cambiato gruppo passando dall’opposizione (aveva sostenuto Di Rella come candidato sindaco del centrodestra) alla maggioranza, nel gruppo di Sud al centro che ora rimane senza rappresentanti.

Fino all’11 marzo sarà quindi “svelata” la nuova composizione del Consiglio comunale, ormai alle ultime battute visto che le ultime sedute sono previste per la fine di aprile. La legge impone che il Consiglio può riunirsi fino a 45 giorni prima delle elezioni già fissate per l’8 e il 9 giugno. Salvo per provvedimenti di estrema urgenza come eventuali debiti fuori bilancio.

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