Omicidio di mafia a Grumo Appula: arrestati in due dopo dieci anni

I carabinieri
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Giovedì 28 Luglio 2022, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:31

I due presunti autori del duplice omicidio avvenuto nel pomeriggio del 21 gennaio 2012 nel centro di Grumo Appula, in provincia di Bari, sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale del capoluogo pugliese, con la collaborazione del personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. In quella occasione furono trucidati, mediante l'esplosione ravvicinata di ripetuti colpi di pistola calibro 9 millimetri x 21, Giuseppe Paolantonio, all'epoca 24enne, e Franco Novelli, all'epoca 38enne.

L'ordinanza

I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di due indagati.

T.M., 43 anni, e A.C., 39. Rispondono, in concorso tra loro, di duplice omicidio, porto e detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini sono state sviluppate anche mediante servizi di osservazione e pedinamento effettuati in territori particolari e per mezzo di attività tecniche, supportate inoltre da diverse dichiarazioni di collaboratori di giustizia. In particolare, secondo la tesi accusatoria, il duplice omicidio si sarebbe verificato nell'ambito dell'aspra contesa in quel periodo fra due organizzazioni criminali locali per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Grumo Appula.

Il quadro indiziario

Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri è stato condiviso dalla procura della Repubblica di Bari, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dei due, uno dei quali già detenuto in Italia per altra causa, mentre l'altro, emigrato da tempo in Germania con il proprio nucleo familiare, è stato rintracciato con l'ausilio del personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. In questo caso, mediante i ministeri della Giustizia e dell'Interno italiani, è stata attivata la procedura di collaborazione con i collaterali organismi in Germania, che hanno provveduto alla localizzazione del ricercato nella città di Illingen, in attesa di consegnarlo a breve alle autorità italiane. 

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