Mafia a Bari, Giacomo Olivieri e la spia con la divisa: «Amici nelle forze di polizia»

Mafia a Bari, Giacomo Olivieri e la spia con la divisa: «Amici nelle forze di polizia»
di Luigi LUPO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 14:18

Giacomo Olivieri avrebbe avuto anche contatti con le forze dell’ordine, in particolare con un’agente della guardia di finanza che gli avrebbe preannunciato un blitz. Le carte dell’inchiesta “Codice interno”, condotta dalla Dda di Bari, svelano una rete di rapporti dell’ex consigliere regionale estesa anche alle fiamme gialle: avrebbe avuto le “capacità di condizionare e strumentalizzare per i propri fini importanti settori delle forze dell'ordine”. Olivieri - intercettato - dice alla moglie, la consigliera comunale di Bari Maria Carmen Lorusso, ora ai domiciliari perché sarebbe stata eletta con i voti della mafia barese, “di aver avuto da quello della Guardia di finanza” informazioni in merito a un blitz a cui si sarebbe dovuto dare esecuzione il giorno seguente”, cioè il 20 giugno 2019. E così fu. «Effettivamente – scrivono i magistrati - il 20 giugno 2019 personale della guardia di finanza ha eseguito un'operazione di polizia giudiziaria”, cioè un blitz, «proprio su una presunta combine» calcistica relativa al match tra Picerno e Bitonto. Il finanziere, che la procura definisce “infedele”, non è stato identificato: le sue condotte, ovvero l’anteprima del blitz data al telefono, vengono considerate penalmente rilevanti. A Olivieri il finanziere avrebbe chiesto anche “se avesse un giornalista fidato” al quale dare la notizia. E l’ex consigliere risponde senza esitare facendo il nome dell'allora direttore della sua testata online, 'Il Quotidiano Italiano, che secondo la pubblica accusa era una persona, in quel periodo allontanata dal consiglio dell’Ordine dei giornalisti, “«piegata ai desiderata di Olivieri». In un colloquio con la moglie Lorusso, Olivieri, in carcere per voto di scambio politico mafioso, parla del finanziere “come di un amico” dicendole che si sarebbe presentato al telefono “con la voce camuffata”.

Le minacce

Giacomo Olivieri, quindi, si muoveva senza scrupolo anche con agganci tra le forze dell’ordine. Ma non solo. Il profilo che viene fuori dalla richiesta di custodia cautelare della Dda è quello di un personaggio fortemente narcisista. Parlava di sé in monologhi solitari, con toni di esaltazione: «Tu sai che mio suocero opera, ha operato e ha salvato la vita al fratello di Savinuccio? Tu sai che io sono un intoccabile? Te lo sei dimenticato?», rivela un’intercettazione. La frase, contenuta negli atti giudiziari, Olivieri la pronuncia in un colloquio immaginario con una persona colpevole di non aver evitato un furto di frutta nella sua masseria. E Olivieri, intercettato a casa e in auto, in uno dei frequenti soliloqui «descrive il suo modo di pensare - scrive la Procura - di affrontare le relazioni sociali e i rapporti con coloro che, per qualunque motivo, non aderiscano ai suoi desiderata». Si presenta, quindi, «libero di esprimere i suoi pensieri, carichi di violenza e di disprezzo non solo della legalità, ma anche delle esigenze di cura di un uomo, malato terminale di tumore». In questo caso, il nipote prediletto del boss mafioso Savinuccio Parisi, morto di cancro nel 2019, dopo essere stato in cura dal suocero di Olivieri, l'oncologo Vito Lorusso (arrestato) che attraverso le cure avrebbe ottenuto voti per la figlia. Olivieri, quindi, si sarebbe preparato a rimproverare il custode distratto della masseria: «si sono rubati la frutta dagli alberi miei, i nomi quali sono? che io stasera voglio andare a farti... far tagliare le mani... forse gli hanno spiegato che lì stanno a casa di Giacomo Olivieri o gli è stato detto che andavano a casa di un c...?». E ancora: «c'è bisogno di una prova per far vedere che a casa non si può rubare... tagliamo le mani a qualcuno? facciamo un po' di guerra?». Tutti elementi che la Procura ha usato per dimostrare la «estrema pericolosità della personalità» e il suo «elevato profilo delinquenziale, in quanto l'interlocutore si definisce quale intoccabile, collegato alla criminalità organizzata locale». In un altro soliloquio, sempre del 2019, Olivieri dice: «...tu sai che amicizie ho? da tutte le parti, eh! a Loseto, a Japigia... sai chi è in cura da mio suocero? sai che la sorella di Savinuccio è in cura da mio suocero? (...) che qualcuno cerca di prendere per il culo, intanto lo allontaniamo... senza ammazzarlo lo allontaniamo, se si riavvicina lo ammazziamo... perché ti dico questo ... perché tu sai chi sono... non lo so neanche io forse chi sono».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA