Costa Ripagnola, chiesta l'archiviazione sul progetto del “Trulli-resort”

Per la Procura l'abuso esiste solo su lavori eseguiti

Foto: pagina fb "Costa dei trulli ripagnola"
Foto: pagina fb "Costa dei trulli ripagnola"
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Lunedì 14 Marzo 2022, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21:32

L'abuso edilizio non è ipotizzabilesu lavori mai eseguiti. Su questa base la Procura di Bari ha chiesto l'archiviazione dell'indagine relativa al progetto di recupero dei trulli da destinare a resort della società Serim a Costa Ripagnola, nel Comune di Polignano a Mare, nel Barese. L'avviso è stato notificato a legali e referenti dei comitati ambientalisti che contro la realizzazione del resort e per la tutela dell'area del Parco hanno avviato da anni una battaglia e che valuteranno nei prossimi giorni - dopo aver letto il provvedimento - se fare opposizione.

Cadute le accuse per i quattro indagati

Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore Roberto Rossi con l'aggiunto Alessio Coccioli e il sostituto Baldo Pisani, la Procura ipotizzava i reati di abuso d'ufficio e rifiuto o omissioni di atti di ufficio a carico di tre persone (l'ex soprintendente ai beni archeologici della Puglia, Luigi La Rocca; Giuseppe Tedeschi sempre della soprintendenza archeologica della Puglia; e Marilena Ingrassia Fonte dell'ufficio tecnico del Comune di Polignano) e di abusivismo edilizio a carico di un quarto indagato, l'imprenditore Modesto Scagliusi, titolare della società Serim.

L'area era stata sottoposta a sequestro probatorio nell'ottobre 2019 per verificare la regolarità dell'iter autorizzativo ed è stata dissequestrata il 15 gennaio scorso. A quanto si apprende, la richiesta di archiviazione si basa sulla constatazione che non è possibile ipotizzare la consumazione di reati collegati a interventi edilizi non ancora eseguiti. 

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