A spasso in bikini in città, ma c'è chi dice no. E la città si divide

A spasso in bikini in città, ma c'è chi dice no. E la città si divide
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Sabato 29 Luglio 2023, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 05:00

Un appello al decoro. E’ quello lanciato da molti cittadini monopolitani alla luce di quello in cui ci si imbatte in città in questo periodo di gran caldo. Proprio le alte temperature hanno fatto sì che per Monopoli si incontrino sempre più disinibiti bagnanti che passeggiano tranquillamente in costume da bagno anche in luoghi non proprio vicini a lidi o spiagge. Sono stati notati nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, in diversi istituti bancari magari mentre prelevano denaro dal bancomat o addirittura a fare shopping.

La protesta dei residenti


Un atteggiamento che per molti residenti monopolitani è contrario, appunto, al decoro e alla decenza. Donne in bikini o uomini a torso nudo in spiaggia, ma non ovunque: basta con questi “spettacoli”, è il senso della proposta di residenti e di alcune associazioni. In molti ora vorrebbero sollecitare il sindaco Angelo Annese ad emettere un’ordinanza che vieti, ad esempio, la circolazione e la sosta a torso nudo o in bikini su strade, piazze, vie, viali, mezzi pubblici e qualsiasi altro luogo pubblico. Non sarebbe il primo Comune a prendere questo tipo di provvedimenti vedi ad esempio Gallipoli.

Proprio da questa città è diventata virale una foto in cui due turiste in perizoma pedalano tranquillamente in bici infischiandosene di quanto sancito dal primo cittadino gallipolino. Una parte di città non vedrebbe questo provvedimento come una sorta di divieto “bacchettone” ma semplicemente un atto di rispetto. E da Palazzo di Città? Secondo gli amministratori monopolitani bisogna guardare con attenzione al problema e al momento, per loro, non ci sarebbe la necessità di inserire regole per il “dress code”. «Posso dirlo con tutta sincerità – spiega il sindaco Annese -.

Con il comandante della Polizia locale Saverio Petroni stiamo monitorando la situazione su questo fronte. Ad oggi non c’è alcuna emergenza anche se bisogna ammettere che qualcuno non si comporta proprio bene. Questo tipo di ordinanze vanno emesse quando il problema rasenta il degrado e oggi a Monopoli questo non avviene. Ma se le cose dovessero precipitare interverremo. Questo è poco ma sicuro. Tenendo conto, anche, che se venisse emanata questa ordinanza dovremmo anche organizzarci per farla rispettare. Toccherebbe naturalmente alla Polizia locale».


Sulla stessa linea anche il vicesindaco Alessandro Napoletano. «Un’ordinanza di questo genere, al momento, non è certo una priorità per la nostra città – dice Napoletano -. Sono d’accordo sul fatto che occorre rispettare il decoro. Penso, per esempio, a chi in bikini si avventura nelle nostre chiese». Il pensiero di quasi tutti gli amministratori è unanime: Monopoli è una città di mare e non può essere qualche episodio sporadico per far scattare l’allarme. 
Unica voce fuori dal coro l’assessore ai servizi sociali Miriam L’Abbate. «Un’ordinanza di rispetto del decoro può non solo rendere più efficace il controllo – sottolinea – ma anche un forte deterrente che potrebbe aiutare la nostra città ad essere più ordinata e vivibile. Avremmo comunque un buon turismo senza alterare la qualità e le abitudini dei cittadini monopolitani» .

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