Professore colpito da una pistola a pallini pensa di chiedere il trasferimento: «Non mi piace l'atmosfera che si è creata»

Professore colpito da una pistola a pallini pensa di chiedere il trasferimento: «Non mi piace l'atmosfera che si è creata»
di Elga MONTANI
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Domenica 1 Ottobre 2023, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 07:04

Valuta di chiedere il trasferimento perché  “non mi piace l'atmosfera che si è creata”. Pasquale Pellicani sarà presente al consiglio di classe che si terrà domani (il 2 ottobre, ndr) nell'istituto Romanazzi di Bari per decidere quali provvedimenti prendere nei confronti dei due ragazzi 17enni responsabili di quello che lui stesso ha definito «atto di bullismo» nei suoi confronti: lo sparo inclasse con una pistola giocattolo di un pallino contro il suo petto. Il docente di diritto economia vorrebbe l'espulsione dei due, che non comunque denunciato penalmente, ma l'orientamento della preside e del resto del corpo docenti sembra vada verso la sospensione dei due. Pellicani comunque non è in malattia “perché voglio essere presente al consiglio di classe, perché io so come sono andate le cose”. Come annunciato nell’immediatezza dei fatti, nel pomeriggio di venerdì scorso, dalla dirigente scolastica, Rosangela Colucci, la scuola non ha intenzione di sottovalutare l’accaduto e «si deciderà per una sanzione disciplinare congrua» rispetto a quanto fatto dai due studenti di una quarta classe dell’istituto. I due ragazzi,nella mattinata di venerdì 29 setembre si sono resi responsabili di dell’aggressione. Uno di loro ha portato in classe una pistola giocattolo a pallini mentre l’altro, dopo averla presa al compagno, si è diretto contro il docente, appena arrivato in classe, e gli ha sparato al petto. Solo per un caso fortuito non ci sono state conseguenze a livello fisico per il professore. Il regolamento, relativo al voto in condotta e non solo, è stato di recente modificato dal ministero dell’Istruzione e del Merito proprio sulla scorta dei diversi episodi accaduti nelle scuole ed è stato approvato dal Consiglio dei ministri a pochi giorni dalla partenza dell’anno scolastico 2023/2024. 

Le nuove norme: cosa succederà?

Le novità prevedono che il voto assegnato per la condotta sia riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato «particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti».

Inoltre, la valutazione del comportamento degli studenti andrà ad incidere «sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado». L’assegnazione di un eventuale 5 in condotta, e quindi della conseguente bocciatura, «potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto». Per quanto riguarda invece la sospensione e l’espulsione dei due alunni, sanzione caldeggiata in questi giorni dal professor Pellicani, sottolineando che una punizione esemplare sia fondamentale per far sì che episodi simili smettano di verificarsi, la nuova norma prevede che per sospensioni fino a due giorni non ci sia l’allontanamento da scuola anzi essere sospeso corrisponderà a «più scuola, più impegno e più studio».

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