Il Tribunale di Bari ha condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, l'ex funzionario della Corte di Appello di Bari, attualmente in pensione, Angelo Scivetti, accusato di aver chiesto prestazioni sessuali o, in alternativa, denaro a una aspirante avvocatessa, promettendole in cambio il superamento delle prove orali dell'esame di abilitazione professionale. Il fatto contestato risale al 2014.
Cosa è accaduto
Scivetti, è l'ipotesi accusatoria condivisa dai giudici, avrebbe tentato di indurre la donna a ripagare, in natura o con 10mila euro, l'aiuto che il funzionario avrebbe potuto fornirle per superare il secondo step dell'esame da avvocato, aiuto non accettato dalla candidata.
Il co-imputato, Alfredo Fazzini, difeso dall'avvocato Rosario Cristini, è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato". Era ritenuto dall'accusa il tramite tra Scivetti e la donna. L'indagine dei carabinieri è partita dopo la denuncia della presunta vittima, alla quale il Tribunale ha riconosciuto il risarcimento danni quantificato in 10mila euro.