Morti sospette da legionella: a processo il direttore Migliore

Quattro gli imputati per il decesso di 4 pazienti

Morti sospette da legionella: a processo il direttore Migliore
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 13:09

Dovranno essere processati i vertici del Policlinico di Bari per le morti sospette avvenute all’interno dell’ospedale per una presunta contaminazione da legionella, almeno questa l’accusa della Procura.
La gup del Tribunale di Bari Anna Perrelli, infatti,  ha rinviato a giudizio quattro imputati, tra dirigenti ed ex dirigenti dell’azienda sanitaria ospedaliera e universitaria, per le sospette morti causate dal batterio della legionella tra il 2018 e il 2020. A processo andranno il direttore generale Giovanni Migliore, il dirigente medico Giuseppe Calabrese, il direttore dell’area tecnica Claudio Forte e l’ex direttore sanitario Matilde Carlucci. Il processo si aprirà il prossimo 1 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari. 

Le accuse


I quattro sono accusati - a vario titolo - di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro delitto.

Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dalla sostituta Grazia Errede. Gli imputati sono accusati di non avere disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica ospedaliera malgrado fosse stata accertata la presenza del batterio legionella che successivamente, secondo l’accusa, avrebbe causato la morte dei quattro pazienti ricoverati in vari reparti nei padiglioni Asclepios e Chini del Policlinico. L’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla procura portò nel novembre 2020 al sequestro dei due padiglioni (dissequestrati nel marzo 2021) e un mese dopo alla interdizione di tre dirigenti (annullata dopo tre mesi dal Riesame).

I pazienti deceduti

I pazienti per i quali si ipotizza la morte per legionella come conseguenza della mancata bonifica, sono Gennaro Del Giudice (79 anni, morto il 10 giugno 2018), Domenico Martiradonna (68 anni, morto il 2 maggio 2019), Francesca Nuzzolese (74 anni, morta il 26 novembre 2019), Vincenzo Ficco (55 anni, morto il 5 agosto 2020). Nei capi di accusa c’è anche il decesso, avvenuto il 6 maggio 2019, di un uomo la cui morte sarebbe stata determinata «da infezione per legionella contratta durante la degenza nel reparto di Medicina fisica e riabilitazione del padiglione Asclepios del Policlinico di Bari»; poi c’è il caso di una donna «deceduta il 26 novembre dello stesso anno, per infezione contratta nel reparto di Reumatologia nel padiglione Chini» e di un altro paziente, «deceduto il 7 agosto 2020, ricoverato nel reparto di Medicina interna».
Secondo l’accusa, Carlucci, Calabrese e Migliore avrebbero «omesso di redigere e di attuare, nell’ambito delle procedure per la prevenzione e ontrollo della legionellosi deliberate l’11 maggio 2019 l’analisi del rischio, il piano di sicurezza delle acque e il registro delle manutenzioni, ed ogni altro adempimento obbligatorio secondo le relative Linee Guida approvate».
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