Morte del motociclista, nuove accuse ai carabinieri, secondo episodio di minacce in due giorni. Il sindacato: «Le immagini ci scagionano»

Il sindacato dei carabinieri risponde alle accuse sulla morte del motociclista «Le immagini ci scagionano»
Il sindacato dei carabinieri risponde alle accuse sulla morte del motociclista «Le immagini ci scagionano»
2 Minuti di Lettura
Martedì 27 Giugno 2023, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 15:51

«Ennesimo episodio di insulti, sfottò, intimidazioni all’indirizzo di una delle nostre gazzelle, ieri sera, sempre lì a Bari nel quartiere Japigia, dove sembra aver preso piede una ridicola presa di posizione in stile gomorra», lo riferisce il sindacato dei carabinieri. Le accuse contro i carabinieri si stanno facendo insistenti dopo l'incidente stradale avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 giugno nel quartieri Japigia di Bari, in cui è morto il motociclista 27enne Christian Di Gioia, dopo non essersi fermato all'alt dei carabinieri. Proprio ieri due persone sono state arrestate per aver minacciato in strada dei carabinieri e per aver danneggiato la loro auto. Così sull'argomento è tornato il segretario regionale Puglia del nuovo sindacato carabinieri, Nicola Magno, riferendosi all'inchiesta della Procura barese sul caso. 

Le parole del sindacato dei carabinieri

«Sono in corso le indagini da parte della magistratura - ha detto il segretario regionale - Chiediamo loro risposte in tempi brevi e, perché no, la divulgazione di quella parte delle immagini di videosorveglianza che scagiona senza ombra di dubbio un possibile coinvolgimento da parte di un qualsiasi mezzo, soprattutto militare, così come ribadito dagli investigatori». La dinamica degli episodi in stile Gomorra avrebbe creato emulazione nel corteo funebre. «Che qualcuno vada a raccontargli che il noto film, che in questo caso fa da "cattiva maestra", ha una cristallina morale da parte del regista: non si sopravvive nel feroce mondo criminale», ha detto ancora il sindacato dei carabinieri.

Le accuse contro i carabinieri

Nei giorni scorsi l'auto con il feretro del motociclista è stata fatta passare contromano davanti al carcere di Bari, scortata anche da numerosi scooter. Secondo Magno questi sono episodi che confermano una criticità di sicurezza nelle strade di Bari, «laddove, la parte marcia, si prende gioco dei servitori dello Stato, come se fossero al di sopra della legge, intoccabili». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA