Bari, la ministra Cartabia in visita agli uffici giudiziari: «Inaccettabile l'immagine delle tende, subito la Cittadella»

Bari, la ministra Cartabia in visita agli uffici giudiziari: «Inaccettabile l'immagine delle tende, subito la Cittadella»
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Martedì 28 Settembre 2021, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 13:47

Giornata pugliese, quella di oggi, per la ministra della Giustizia Marta Cartabia, arrivata a Bari questa mattina e accolta nel palagiustizia penale di via Dioguardi dal procuratore Roberto Rossi. La Guardasigilli è nel capoluogo regionale per una visita agli uffici giudiziari e alla cosiddetta seconda torre Telecom che, nei prossimi mesi, ospiterà la Procura in aggiunta all'attuale edificio dove hanno sede gli uffici della stessa Procura e del Tribunale. Oltre al procuratore Rossi, ad accoglierla c'erano il sottosegretario alla Giustizia, l'avvocato barese Francesco Paolo Sisto e il presidente della Camera penale di Bari, l'avvocato Guglielmo Starace. Appena arrivata, la ministra ha fatto le congratulazioni a Rossi, da ieri ufficialmente procuratore di Bari dopo la nomina da parte del Csm lo scorso 8 settembre. Cartabia ha poi partecipato a una riunione nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di piazza Enrico De Nicola con il presidente della Corte d'Appello di Bari Franco Cassano.

 

La cittadella della giustizia

In apertura dell'incontro a Palazzo di Giustizia, proprio Cassano ha voluto ringraziare Cartabia: «Pensiamo - ha detto - che il risultato sia da ascrivere alla sua sensibilità politica e alle sinergie che finalmente si sono determinate nella città, oltre che al particolare momento politico, che vede il paese governato da un esecutivo forte e autorevole, circondato da ampio consenso. Per il mio tramite - ha aggiunto - il distretto giudiziario di Bari le esprime apprezzamento per la forte accelerazione impressa alla soluzione della questione dell'edilizia giudiziaria con la nomina, nel luglio scorso, di un commissario straordinario preposto alla realizzazione del Parco della giustizia e con la previsione, agli inizi di questo mese, di procedure più rapide per l'esecuzione delle opere.

Vorremmo che con la stessa fermezza e con la stessa sinergia, seguendo il metodo della concertazione - ha proseguito Cassano -, si affrontassero ora gli aspetti ancora irrisolti che concernono il tipo di progettazione a compiersi e i suoi ambiti contenutistici. Auspichiamo che al più presto sia reso noto il nuovo cronoprogramma dei lavori e che avvocati, magistrati e personale amministrativo degli uffici giudiziari siano adeguatamente informati sull'andamento effettivo dei lavori».

La risposta della ministra

 

«L'edilizia è il grande tema qui a Bari, dove la ferita è più profonda, ma è un problema serio in tanti distretti di Corte di Appello»: la Guardasigilli si è dimostrata consapevole del problema che il mondo giudiziario è costretto ad affrontare ogni giorno. Aveva preparato dieci pagine sulla riforma dell'ufficio del processo, come sta facendo in vari distretti del Paese, ma «quando l'impatto con una Corte di Appello parte dalla visita dei locali delle torri che temporaneamente, per emergenza, ospitano gli operatori della giustizia, non ci si può limitare ai convenevoli» ha detto. «L'immagine delle tende - ha ricordato la ministra - chiamava a una risposta pronta, urgente, immediata, era il 2018 e l'idea che lo Stato rispondesse dieci anni dopo, mi sembrava semplicemente inaccettabile» ha detto ancora, riferendosi all'iniziale cronoprogramma che prevedeva la consegna del primo lotto del nuovo Parco della Giustizia di Bari nel 2028. 

 

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