In un punto è rimasta solo la base, altri si ritrovano senza “un braccio” o con i vetri rotti. Simboli della città di Bari, a oggi alcuni lampioni ornamentali sul lungomare versano in pessime condizioni. «Ecco la cartolina che lasciamo ai turisti che vengono in città», ha denunciato Peppino Milella, presidente dell’associazione IX maggio in un appello rivolto al sindaco Antonio Decaro. Immortalando a pochi metri da Pane e pomodoro la base di un lampione ormai trasformata in un ricettacolo di rifiuti. E in effetti le condizioni dei candelabri ornamentali non sono delle migliori. Basta passeggiare per rendersi conto che molti stanno cadendo a pezzi: a qualcuno manca uno dei tre sostegni per le lampade, ad altri i vetri sono rotti, la ruggine poi sta corrodendo le basi. A causare questi danni soprattutto le mareggiate.
Ora il destino di questi candelabri è strettamente legato a quello dei lampioni sul lungomare Starita.
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La promessa di Galasso
«Stiamo per montare i 29 candelabri mancanti – assicura l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso – finalmente la situazione si è sbloccata e a maggio partiranno le operazioni di montaggio». Uno dei lampioni già realizzato sarà sistemato direttamente sul lungomare Nazario Sauro per rimpiazzare quello mancante. «Ripristineremo così la continuità dei candelabri sul lungomare Nazario Sauro – continua ancora Galasso – e parallelamente completeremo finalmente anche il lungomare Starita». Un’opera che era attesa davvero da oltre sei anni, tra le proteste dei residenti che hanno sempre denunciato i ritardi nel completamento del progetto.
L’assessore ha comunque già dato mandato agli uffici tecnici di effettuare una ricognizione su tutti i corpi illuminanti per individuare, punto per punto, le reali condizioni e cominciare ad intervenire. «Ci sono lampioni dove manca un braccio, ad altri un frontalino – continua Galasso – tanti piccoli elementi che ora potremo rimpiazzare perché abbiamo la disponibilità dello stampo del candelabro ornamentale e possiamo riprodurre i pezzi di ricambio». Con l’intento comunque di procedere, una volta reperiti i fondi, anche ad un restauro complessivo dei lampioni, convertendoli con tecnologia led in modo anche da garantire un risparmio energetico notevole. In totale in città ce ne sono circa 200 di questi candelabri ornamentali e un progetto complessivo di restauro e manutenzione costerebbe diversi milioni di euro. Dato che non si tratterebbe – come detto – di una semplice manutenzione ordinaria come quella che viene effettuata ad esempio sui lampioni stradali. «Ma è un lavoro che porteremo avanti – assicura Galasso – perché i candelabri ornamentali rappresentano uno dei simboli della città e un patrimonio da tutelare e salvaguardare».