Sicurezza, telecamere nelle periferie di Bari: investimenti per 4 milioni di euro

Sicurezza, telecamere nelle periferie di Bari: investimenti per 4 milioni di euro
di Samantha DELL'EDERA
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Domenica 17 Aprile 2022, 05:00

Da 78 ad oltre 700 telecamere in dieci anni. L’amministrazione Decaro ha puntato l’attenzione sull’implementazione dei sistemi di videosorveglianza in città. L’ultimo atto di giunta in tal senso è stato approvato proprio di recente: via libera a due studi di fattibilità per l’installazione e la manutenzione di nuovi impianti. Nello specifico si tratta di risorse pari a 2 milioni 343mila euro per annualità 2022 del Piano triennale delle opere pubbliche e di 2 milioni e 200mila euro per le annualità 2023-24.

Le parole dell'assessore


«Abbiamo previsto – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso - oltre 4 milioni e 500mila euro per la videosorveglianza in città: una cifra importante che non servirà solo a garantire la manutenzione degli attuali impianti ma a favorirne l’implementazione in luoghi pubblici attualmente sprovvisti e particolarmente vissuti dai cittadini. Più volte, purtroppo, abbiamo avuto modo di constatare – continua Galasso - l’utilità delle telecamere che in questi anni hanno consentito di individuare gli autori di reati particolarmente gravi così come quelli di illeciti minori». Grazie alle telecamere ad esempio si è riusciti ad individuare vandali che hanno distrutto canestri, giochi per bambini, che hanno bruciato cassonetti. Tra gli esempi quello dell’atto vandalico che si ripeteva al Largo Due giugno nel campetto da basket: qualcuno sistematicamente rompeva i canestri.

Dopo l’installazione delle telecamere non è più accaduto. Ma gli occhi elettronici attivi 24 ore su 24 hanno permesso di individuare anche i responsabili di reati più grandi, come è accaduto per l’incidente in via Napoli in cui perse la vita il 35enne Onofrio Ricupero, padre di due bimbi. Visionando i filmati la polizia locale scoprì che l’uomo con la sua auto era stato travolto durante una gara di velocità clandestina. Grazie alle telecamere è stato possibile, ad esempio, risalire al presunto responsabile del furto nella Basilica di San Nicola degli oggetti sacri della statua. 

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«Con questo ulteriore investimento – prosegue Galasso - contiamo di conseguire un aumento significativo nel prossimo triennio. Non siamo ancora in grado di quantificare il numero di nuovi dispositivi da installare: tutto dipenderà dalla quantità di operazioni di manutenzione che saremo chiamati ad effettuare nell’arco dei tre anni». 

Il sistema scelto dall'ente


Il sistema scelto dal Comune è all’avanguardia perché permette di essere implementato con ulteriori programmi come la decodifica delle targhe, in corrispondenza degli incroci (per esempio per individuare auto rubate in maniera automatica) oppure il riconoscimento di un movimento improvviso delle persone o di colpi di arma da fuoco. 
Le prossime telecamere saranno sistemate soprattutto in prossimità di scuole e spazi pubblici attualmente sforniti, anche in accordo con le forze dell’ordine. Negli ultimi anni ne sono state installate diverse, ad esempio 30 in via Amendola o all’interno del nuovo parco Giovanni Paolo II del San Paolo da sempre oggetto di atti vandalici e furti, ed ancora saranno sistemate nel parco Rossani. Oppure quelle installate nel parco San Luca a Japigia. Qui a fine dicembre alcuni ragazzi avevano intimato agli operai di non installarle. “È inutile che montate le telecamere tanto noi ve le sfasciamo”, avevano detto. Una intimidazione che era stata pure denunciata in questura dal sindaco. «Un luogo dove gli atti vandalici hanno bloccato più e più volte i lavori di riqualificazione – ha sottolineato il sindaco – il “gentile avvertimento” ricevuto l’ho denunciato in Questura. E le telecamere le abbiamo messe comunque. E se domani non saranno al loro posto noi le rimonteremo e lo rifaremo anche mille volte, se necessario». Da segnalare inoltre che Bari è una delle prima realtà europee con un sistema capillare di unità di ripresa in tecnologia 4k che consente una maggiore qualità dell’immagine e quindi di zoommare sui dettagli di un eventuale episodio criminoso.

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