Falò e barbecue in spiaggia: «Ma il lungomare è invivibile». Scatta la rivolta dei residenti

Falò e barbecue in spiaggia: «Ma il lungomare è invivibile». Scatta la rivolta dei residenti
di Samantha DELL’EDERA
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Venerdì 18 Agosto 2023, 05:00

«Palese è diventata la fornacella di Bari. Quando metteremo la parola fine a questo degrado?». I residenti di Palese e di Santo Spirito ma anche di San Girolamo sono sul piede di guerra. Quest’anno il litorale è preso d’assalto da centinaia di persone e non mancano i banchetti con tanto di fornacelle, anche a pochi metri dagli alberi (nel caso ad esempio di San Girolamo). Una tradizione che però – a detta dei residenti – sta prendendo una piega “fastidiosa”: tra fumi, cattivi odori, tavolate e gazebo che occupano pezzi di spiaggia e rifiuti lasciati fino al mattino (poi rimossi da Amiu), è pioggia di segnalazioni al sindaco Antonio Decaro.

Il racconto dei residenti

«C’è chi si piazza con generatori elettrici, tv, impianti di karaoke – raccontano alcuni residenti di Palese – e rimangono lì per giorni. Organizzando ogni sera barbecue e riempiendo la strada di fumo». «È una indecenza – continuano i residenti - Non è possibile neanche passeggiare sul marciapiede. Se vuoi camminare devi farlo per strada a tuo rischio e pericolo. Per non parlare poi delle macchine parcheggiate davanti ai portoni e ai cancelli. Non si può né uscire né entrare in casa propria. Inciviltà e arroganza. I vigili ormai non vengono più quando li chiamiamo».
L’ordinanza balneare della Regione Puglia parla chiaro. Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è vietato «campeggiare con tende, roulotte, camper ed altre attrezzature o installazioni impiegate a tal fine - si legge nel provvedimento - nonché pernottare al di fuori delle aree specificatamente destinate con regolare titolo abilitativo; abbandonare a terra o in mare rifiuti di qualunque genere (compresi i mozziconi di sigarette), sia pure contenuti in buste; creare, in qualsivoglia maniera, impedimenti pregiudizievoli all’utilizzo da parte dei soggetti diversamente abili; accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate».
Divieti sistematicamente ignorati sul lato nord della città. «Per la notte di Ferragosto ci sta – proseguono alcuni residenti di San Girolamo – qui c’erano decine di accampamenti. In alcuni punti era impossibile proprio raggiungere il mare, cosa assolutamente vietata. Ma va bene, però adesso si sta esagerando: ci sono accampamenti fissi da giorni, soprattutto sulle zone di sabbia, che sono già piccole. E poi ogni sera ci sono continue fornacelle, con fuochi vicino alle aiuole. Attendiamo la tragedia?».
«Una puzza indicibile sul lungomare - aggiunge un altro residente - le robe stese puzzano di fumo, ma cosa abbiamo fatto noi per sopportare tutto questo? Va bene il folclore, ma impestare l’aria in una zona dove ci sono tanti palazzi, è abuso della “libertà”». La polizia locale fa sapere di essere intervenuta soprattutto in zona Palese e di aver fatto rimuovere alcune braci accese. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, con la speranza che il fenomeno si vada ad affievolire sempre di più.
La notte di Ferragosto a Bari i vigili sono intervenuti anche per fare smantellare alcuni gazebo, soprattutto nei punti dove veniva proprio impedito il passaggio. Ma sostanzialmente c’è stata una generale tolleranza. «È stato necessario in alcuni casi intervenire come azione di prevenzione – spiegano dalla polizia locale – per favorire la massima fruibilità dell’ arenile pubblico, in particolare i controlli hanno interessato la spiaggia di Pane e Pomodoro e il litorale a nord di Bari». 
I residenti dei quartieri a nord chiedono però una presenza maggiore anche nelle serate post ferragostane. Non solo per ridurre il fenomeno delle braci accese, ma anche per garantire una maggiore sicurezza. A San Girolamo ad esempio i viali pedonali sono invasi da auto, scooter, monopattini e bici elettriche. Impossibile passeggiare senza timore di essere travolti.
 

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