Raid di cinghiali nei campi del barese: distrutte 10mila piantine di di bietole, prezzemolo e finocchi. Mentre viene «accolta la proposta di impiegare l'esercito per fermare l'invasione di cinghiali che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie, una minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l'equilibrio ambientale». Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, dopo l'ennesima denuncia «del raid di branchi di cinghiali che hanno fatto razzia di 10mila piantine di bietole, prezzemolo e finocchi a Bitonto e Palese, proprio a ridosso della città di Bari con il presidente della Coldiretti Ettore Prandini».
Allarme sicurezza
«Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c'è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme - aggiunge Coldiretti Puglia - per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l'eldorado dei cinghiali».
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