Case dell'acqua, stop al servizio gratuto: ora si paga l'erogazione

Case dell'acqua, stop al servizio gratuto: ora si paga l'erogazione
di Samantha DELL’EDERA
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Martedì 10 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:42

Le “case dell’acqua” restano “al palo”. Dopo l’annuncio di una convenzione con l’Acquedotto pugliese per migliorare il servizio e implementarlo, tutto tace e sulle apparecchiature situate in via Aquilino a Japigia, in via Tresca Vecchia a Bari Vecchia, in via Martiri d’Otranto al Libertà e vicino la sede del municipio III al San Paolo campeggia ancora il messaggio della ditta che gestisce il servizio in proroga: «Non si eroga acqua naturale gratuita».

Il servizio 


«L’acqua gratis non era più sostenibile – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – perché la ditta che gestisce quelle case dell’acqua acquistava comunque l’acqua dall’Aqp per poi filtrarla e distribuirla ai cittadini.

In molti casi ne è stato fatto però un uso sbagliato: c’era persino chi riempiva le bottiglie per lavarsi le auto». Da qui la decisione di prevedere un pagamento minimo anche per l’acqua naturale. Il tutto in attesa di un nuovo bando, annunciato nel luglio scorso, ma ancora non pubblicato. «Solleciterò proprio in questi giorni nel merito – assicura Galasso – il servizio comunque viene garantito, ma bisogna partire con il nuovo. Procederemo in tempi brevi alla stipula della convenzione in modo che Aqp possa pubblicare la nuova gara».

Nuovi punti di erogazione

Le case dell’acqua aumenteranno. L’obiettivo è di aprirne almeno una per quartiere. Il servizio ha comunque prodotto dei benefici dal punto di vista ambientale, contribuendo a ridurre le emissioni di anidride carbonica e a sviluppare una maggiore attenzione circa la qualità dell’acqua pubblica erogata da Aqp, incentivando di conseguenza il consumo dell’acqua di rubinetto.
L’Aqp, in qualità di gestore del sistema idrico integrato, dovrà quindi bandire una procedura di gara ad evidenza pubblica finalizzata all’individuazione di un operatore economico al quale affidare, in regime di concessione, l’installazione, la gestione e la manutenzione delle Case dell’acqua, oltre al monitoraggio del servizio reso e della qualità dell’acqua erogata. La realizzazione dei necessari allacciamenti alle reti idriche e fognarie (ove necessari) sarà curata dall’Acquedotto mentre i relativi costi saranno a carico del Comune di Bari, come pure gli allacciamenti alla rete elettrica (con le relative utenze), salvo offerta migliorativa da parte dell’operatore economico. Gli spazi per gli alloggiamenti delle Case dell’acqua saranno messi a disposizione dal Comune a titolo gratuito presso i siti già attivi nonché presso ulteriori siti che saranno individuati dall’amministrazione.

Quanto costa


Le nuove case dell’acqua dovranno essere dotate di almeno tre erogatori in grado di fornire, al prezzo massimo di 5 centesimi di euro/litro, acqua di rete naturale, refrigerata naturale e refrigerata gassata. Non si esclude che l’erogazione dell’acqua di rete naturale potrà essere erogata in forma gratuita nella misura massima di 0,5 litri.
«Il servizio al momento – conclude Galasso – viene garantito dal gestore attuale, quindi non sarà mai interrotto. Il tutto nelle more dell’espletamento della nuova gara di appalto per l’individuazione (per conto di Aqp) dell’impresa che si occuperà della gestione delle case dell’acqua. Si tratta di un progetto che non abbiamo intenzione di abbandonare, ma che siamo in procinto di implementare». Ma, come detto, l’acqua naturale sarà comunque fornita a pagamento. Sempre però a condizioni più economiche rispetto all’acquisto in un supermercato, con una riduzione dell’impatto ambientale, considerando il riutilizzo delle bottiglie. 
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