Il villaggio Agebeo diventerà realtà: approvato il progetto da 1,7 milioni di euro

Sorgerà su un terreno confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Bari

Il villaggio Agebeo diventerà realtà: approvato il progetto da 1,7 milioni di euro
di Elga MONTANI
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Martedì 4 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:22

Nuovo passo verso la realizzazione del villaggio Agebeo in via Camillo Rosalba. La giunta comunale di Bari ha approvato lo scorso 31 gennaio il progetto esecutivo dall’importo complessivo pari a 1.710.000 euro. Tale importo è suddiviso in 1.353.792,04 euro necessario per effettuare i lavori, 42.511,48 euro come oneri per la sicurezza e 313.696,48 euro definiti come somme a disposizione dell’amministrazione.

Il progetto per la realizzazione del villaggio

Il villaggio sorgerà su un terreno confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Bari, che si trova in via I Traversa di via Camillo Rosalba, nelle vicinanze del Policlinico di Bari, dell’ospedale oncologico Giovanni Paolo II e delle cliniche “Anthea” e “La Madonnina”. La struttura sarà composta da un totale di 10 unità, di cui 8 con funzione abitativa e 2 che saranno utilizzate dall’associazione come uffici. Allo stato odierno risulta realizzato il solo rustico di tali immobili, che pertanto necessitano di essere ultimati, unitamente alla sistemazione delle aree esterne.


Il villaggio “Agebeo” nasce dalla volontà di Michele Farina, che dopo la morte del figlio Vincenzo, fonda l’associazione “Agebeo e amici di Vincenzo onlus” e lotta per creare una realtà in cui poter accogliere, anche in casi di lunga permanenza nella città di Bari, sia i bambini sottoposti a cure riabilitative e/o di lunga degenza presso strutture sanitarie, nonché i loro familiari. Come si legge nel progetto si tratta di una superficie totale netta interna rilevata di circa 5.526 metri quadrati, di cui 1.135 destinati ad accesso e parcheggio e 2.947 destinati a verde. La restante parte è occupata dall’intervento edilizio, con i relativi percorsi e da un’area giochi, e il complesso finora già realizzato ha una volumetria lorda complessiva di 1.387,74 metri cubi.

I lavori, iniziati nel settembre del 2016, sono ormai fermi dal dicembre 2018, causa mancanza di fondi, quelli che ora arriveranno e potranno permettere al progetto di diventare realtà. Finora sono stati spesi, per i lavori effettuati, 470.641,16 euro (oltre Iva 10%). E quanto arriva ora è frutto di un bando regionale nato proprio grazie all’insistenza e alla volontà di portare a termine quest’opera di Michele Farina, che da oltre dieci anni vuole realizzare questo villaggio per accogliere i tanti che continuano a rivolgersi a lui e alla sua associazione per essere aiutati durante la degenza dei propri figli. Se tutto dovesse andare secondo i piani, entro un anno il progetto dovrebbe essere portato a termine, e l’aver approvato questo progetto sul finire dell’anno è sicuramente un buon punto da cui partire per arrivare alla meta.


«Affidiamo alla città la notizia di un sogno che finalmente si realizza – ha dichiarato il sindaco Decaro durante la conferenza tenutasi circa un mese fa per presentare la realizzazione del progetto - Con questa operazione realizziamo due simboli: uno è il Villaggio dell’Accoglienza, la possibilità di ospitare queste famiglie in una zona caratterizzata da diverse strutture sanitarie; l’altro è l’utilizzo di un bene confiscato alla mafia, un modo per restituire alla città quanto la criminalità organizzata ci ha tolto.

Questi due simboli ci accompagneranno nei prossimi mesi».


I lavori da realizzare riguardano la tramezzatura interna di distribuzione dei locali di cui ad oggi è stato realizzato solo l’“involucro”, oltre alle tramezzature di divisione tra i diversi alloggi. Inoltre, vanno terminate le cucine e i bagni devono essere realizzati per poter accogliere anche i disabili. Bisognerà provvedere a installare le porte, e a terminare gli infissi. In pratica tutto ciò che serve per portare a compimento gli alloggi ad oggi incompiuti. Si dovrà poi lavorare anche sui marciapiedi e tutta la pavimentazione esterna, oltre a realizzare due piccole zone a verde.
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