Un "gelato" per i fondi regionali, assunzioni come ricompensa

Un "gelato" per i fondi regionali, assunzioni come ricompensa
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Giovedì 11 Aprile 2024, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 14:03

Il prezzo da pagare era un «gelato» e si «doveva dare» a titolo di ricompensa. Offrire un «gelato» significava assumere personale nelle imprese che beneficiavano di agevolazioni o commesse pubbliche milionarie da parte della Regione Puglia. È quanto emerge dagli atti dell'indagine che ieri ha portato agli arresti domiciliari i fratelli Alfonsino e Enzo Pisicchio, il primo ex assessore all'Urbanistica della Regione Puglia e a capo, assieme al fratello, del movimento Iniziativa democratica e Bari al centro. Con loro sono state arrestate altre tre persone, mentre altre due sono state sospese per un anno dalla professione.

Gli aiuti alle imprese

La richiesta illecita, registrata dalle microspie posizionate d'urgenza in un ristorante di Monopoli (Bari), viene avanzata la sera del 4 settembre 2019.

Alla cena partecipano il broker assicurativo Cosimo Napoletano, finito in carcere, e l'avvocato Paolo Scarpa, referente dell'imprenditore veneto Diego De Fecondo, di 60 anni (indagato a piede libero), titolare della Nir. La società, che opera nel campo dell'innovazione tecnologica, attraverso una polizza fidejussoria falsa preparata da Napoletano e alla mediazione di Enzo Pisicchio, ha ricevuto nel 2019 dalla Regione Puglia il 50% di un contributo complessivo di 6,2 milioni per erogare aiuti alle imprese per servizi per la gestione digitalizzata degli impianti.

Cosimo Napoletano - «ottemperando alle indicazioni impartite il giorno prima da Enzo Pisicchio», - è scritto negli atti - evidenzia l'interessamento di Pisicchio nella vicenda («una gentilezza per quel signore che ha fatto tutto se è possibile» «è il cristiano che ha fatto davvero ... non si è ... non ha chiesto un centesimo ... e io so tutto ... e io so quello che si può fare»), chiedendo pertanto «la giusta ricompensa - annota il giudice - per lui, ovvero l'assunzione di persone dallo stesso segnalate ("un favore che dovremmo fare ... dare qualche assunzione al ... [inc.le] sono trentasei unità". Il riscontro alle richieste di Napoletano (per conto di Pisicchio) emerge - secondo l'accusa - ulteriormente dalla conversazione successiva all'incontro tra Scarpa e Diego De Fecondo, nel corso della quale il primo sintetizzava all'imprenditore veneto l'incontro con Napoletano: »ho un messaggio ... fra tutti, fra tutti, te lo posso dire così ti puoi già preoccupare, fra tutti quelli che hai conosciuto a Bari. .. qual è quello a cui devi offrire un gelato? ... un gelato, virgola, e ha detto 'glielo devi dare!'. Ecco, questo è il messaggio, chiuso virgolette. Vedi te!«.

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