È notte fonda quando arriva l’ufficialità che Altamura andrà al ballottaggio per decidere il nuovo primo cittadino. Confermate, dunque, le previsioni della vigilia con Antonio Petronella fermo al 46,46% ovvero poco meno di 18.000 voti. Staccato di quattro punti, al 42,59 Gianni Moramarco che ha ottenuto un totale di 16.172 voti. In una delle sfide più importanti in terra di Bari, la Leonessa di Puglia si conferma città fedele ai berlusconiani con Forza Italia che al momento, nonostante le divisioni interne, è il partito più suffragato con l’11% delle preferenze totali e che certamente vedrà in consiglio comunale Onofrio Gallo (955 voti) e Giandomenico Marroccoli (920 voti).
Complice la presenza ad Altamura del coordinatore regionale nonché vice ministro alla giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha accompagnato Il candidato Moramarco per l’intera campagna elettorale portando in città buona parte del governo meloniano dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida al coordinatore nazionale di Forza Italia passando per l’onorevole Rita dalla Chiesa.
Le percentuali
A Forza Italia segue la lista Azione Civica Altamura, un progetto nuovo partito lo scorso anno e che fortemente caldeggiato la candidatura di Moramarco, elegge in consiglio Michele Denora (665 voti) e Luca Genco (637 voti) . Segue Fratelli d’Italia, con il 7,5% delle preferenze con i 400 voti di Berloco Gianfranco. In casa Petronella vola Rinnovamento Altamura, la lista che fa capo all’ex consigliere comunale Luigi Lorusso, certamente eletto in consiglio avendo totalizzato 918 voti, insieme a Roberto Schiraldi (574). A Rinnovamento segue la lista “Insieme” che ha al suo interno i big del gruppo storico forzista tra cui Michele Barattini, il consigliere più suffragato con 998 voti. Supera di poco il 4% la lista Progetto Altamura ovvero ciò che resta del Partito democratico accodatosi praticamente al fotofinish con Petronella. Delusione in casa Movimento cinque stelle con il candidato Michele Loporcaro la cui coalizione è terza con il 7,7 % e quasi certamente fuori dal consiglio comunale. Deluso anche Carlo Vulpio. La firma del Corriere si attesta intorno al 3% e non nasconde la sua delusione: “ Avevo detto o 20 o 20.000 voti. Si è avverata la prima previsione. Devo dire che in cuor mio lo sapevo, me lo aspettavo. Perché l’ho fatto? Perché era necessario. Dovevo avere la conferma di una città persa, che continuerà a divorare se stessa fino alla fine” commenta Vulpio al Quotidiano. Laborante, fermo sotto l’1%, preferisce non rispondere consapevole che la sua corsa verso il consiglio comunale è giunta al termine. Le operazioni di spoglio sono andate avanti per tutta la notte. Ora il secondo round è fissato per 28 e 29 maggio.