C'è chi ha già avuto il Covid e si chiede se può vaccinarsi. Chi ha il diabete o una malattia cardiovascolare. Chi ha un'allergia respiratoria. Per tutti l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, offre risposte immediate alle domande pubblicate sul suo sito, tenendo conto del fatto che per i singoli casi bisogna sempre rivolgersi al medico e che nel centro vaccinale, prima dell'iniezione, si compila una scheda con il personale sanitario verificando se ci sono controindicazioni. Vediamo allora quali sono, in linea generale, i suggerimenti dell'Aifa.
Vaccini Lazio: tutti i centri a Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo (e quale siero iniettano)
Le regole di base
Prima di tutto una regola di base.
I casi specifici
Quindi si passa ai casi specifici. Ad esempio: le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi? Risposta: «Sono proprio queste le persone più a rischio di una evoluzione grave in caso di contagio da Sars CoV-2, proprio a loro, quindi, si darà priorità nell’invito alla vaccinazione». E cosa deve fare chi ha allergie respiratorie (rinite, congiuntivite, asma bronchiale)?
Può vaccinarsi con i vaccini a mRna o con AstraZeneca? «Le persone che soffrono o hanno sofferto di allergia respiratoria possono vaccinarsi, rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. L’eventuale trattamento antiallergico in corso, inclusa l’immunoterapia specifica, non deve essere sospeso». Ma per chi soffre di asma bronchiale persistente grave «è raccomandata la vaccinazione sotto controllo medico in ambiente protetto (ospedaliero). In caso di asma non controllata la somministrazione del vaccino va rinviata fino a quando la situazione clinica non sia di nuovo sotto controllo».
Gli altri casi
Le persone con allergie alimentari, inoltre, «possono vaccinarsi rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione. Chi ha presentato in precedenza reazioni allergiche gravi (anafilassi) agli alimenti deve rimanere sotto controllo medico per 60 minuti». Anche chi ha una storia di dermatite da contatto «può vaccinarsi, rimanendo in osservazione, come tutti, per 15 minuti dopo l’iniezione».
In linea generale, comunque, l'assenza di controindicazioni viene rilevata anche nel centro vaccinale prima di fare l'iniezione. Spiega infatti l'Aifa: «Prima della vaccinazione il personale sanitario pone alla persona da vaccinare una serie di precise e semplici domande, utilizzando una scheda standardizzata. Se l’operatore sanitario rileva risposte significative alle domande, valuta se la vaccinazione possa essere effettuata o rinviata. Inoltre l’operatore verifica la presenza di controindicazioni o precauzioni particolari, come riportato anche nella scheda tecnica del vaccino».
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