Minacce di morte al governatore Zaia: «Asino, vorrei spararti in bocca»

Luca Zaia
Luca Zaia
di Alda Vanzan
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Domenica 8 Novembre 2020, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 19:25

VENEZIA - «Sei solo è sempre un Asino, vorrei spararti in bocca. Firmato ps». È il messaggio di posta elettronica indirizzato al presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e oggetto di denuncia per minacce e diffamazione. E non sarebbe l'unica querela presentata dall'Avvocatura regionale: anche se a Palazzo Balbi mantengono il massimo riserbo, risulterebbero infatti in lavorazione altre carte bollate relativamente a nuove minacce di morte indirizzate al governatore.

La denuncia già presentata alla polizia postale e delle comunicazioni del compartimento del Veneto riguarda una mail spedita all'indirizzo istituzionale della presidenza della Regione da salvatoreperillo@icloud.com. L'oggetto della mail era Zaia. La frase riportata - asino, vorrei spararti in bocca - era chiaramente rivolta al governatore del Veneto. La missiva risale allo scorso settembre, ma solo ora si è saputo che è stata oggetto di denuncia. È stato il responsabile dell'Avvocatura regionale, Franco Botteon, a presentare per nome e per conto del presidente Zaia la denuncia-querela. Nel verbale l'avvocato ha segnalato che in data 21 settembre alle ore 20:59, alla mail istituzionale presidenza@regione.veneto.it, è giunta la missiva in questione e che, come indicato nell'oggetto, minaccia e diffamazione erano indirizzate a Zaia. Nel verbale della polizia il responsabile dell'Avvocatura regionale ha precisato che la casella mail istituzionale è visionata dallo staff presidenziale di circa 10 persone. Dopo quella di settembre sarebbero giunte a Palazzo Balbi altre minacce al governatore. E sembra che ci saranno altre denunce.

I PRECEDENTI

Anche in passato il governatore è ricorso alle carte bollate di fronte a minacce e ingiurie.

Lo scorso luglio un artigiano aveva pubblicato su Facebook pesanti insulti e il caso era finito in Procura. Nel novembre 2019 il governatore era stato ritratto a testa in giù nel profilo sociale di un rapper locale con la scritta: Leghista attento, ancora fischia il vento. Lo scorso febbraio due vicentini, uno dei peraltro si era poi scusato per aver pubblicato una notizia falsa, sono stati condannati per diffamazione aggravata. 

SOLIDARIETA'

A Zaia sono giunte oggi attestazioni di solidarietà bipartisan. «Gli autori di queste vili minacce siano al più presto identificati e bloccati. In un momento come questo è particolarmente necessaria la massima cooperazione e il rispetto per l'impegno di tutti coloro che sono impegnati in attività di Governo», ha dichiarato l'on. Alessia Rotta del Pd. «La violenza e gli stupidi non hanno ragione di esistere nella società civile», ha scritto il presidente leghista della Lombardia Attilio Fontana, portando la sua solidarietà «all'amico Luca Zaia». Così il vicesegretario dem Andrea Orlando, secondo cui «la violenza va sconfitta e, adesso più che mai, le istituzioni democratiche difese».

La vicinanza al presidente del Veneto è giunta  anche dalla segretaria della Cisl Annamaria Furlan, che ha definito «gravi ed inquietanti le minacce ricevute. Un ulteriore campanello di allarme di un clima di violenza verbale e di intimidazioni che bisogna respingere con grande unità e cooperazione tra istituzioni e società civile». 

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