Dramma a Grosseto. Un'utilitaria con alla guida Mario Fiorilli, 82 anni, di Montepescali (Grosseto). L'incidente è avvenuto in via Pupilli, all'altezza del passaggio a livello di Braccagni . L'auto è sbandanta travolgendo un gruppo di 20 ciclisti, causando quattro morti e sei feriti. Sul posto carabinieri, polizia stradale e mezzi di soccorso. La strada è stata chiusa al traffico.
L'anziano conducente sarebbe stato colto da un malore che ne ha causato l'immediato decesso. L'utilitaria avrebbe quindi perso il controllo, andando a finire nella corsia opposta fino all'inevitabile scontro frontale con le persone in sella: il primo ciclista della fila sarebbe riuscito a schivare la vettura mentre gli altri sono stati investiti dalla macchina che è poi finita in fossa portandosi dietro uno dei ciclisti che è rimasto incastrato sotto la vettura.
LA SCENA - Terribile la scena che si è presentata ai soccorritori, allertati dagli automobilisti di passaggio che si sono trovati davanti l'incidente. Tra le vittime c'è anche il conducente della macchina, che verosimilmente ha avuto un malore perdendo il controllo dell'auto.
Parla uno dei sopravvissuti: «Vivo per miracolo»
«Ho visto l'auto che era già nell'altra corsia dopo la curva, ho urlato 'state attentì e mi sono sfilato all'ultimo posto poi lo schianto. Sono vivo per miracolo». Lo ha raccontato Enrico Guazzini, agente della polizia municipale di Grosseto, che era nel gruppo di ciclisti amatoriali travolti a Grosseto. L'uomo era in cima al gruppo e ha visto l'utilitaria nell'altra corsia da lontano.
«Ricordo che ero più avanti, avevo un ciclista accanto ho visto questa macchina che veniva sempre più in qua ma lì per lì ho pensato che dovesse scansare un ostacolo oppure svoltare invece l'ho vista sempre più in là, sempre più in là. Io ce l'ho fatta a passare avanti ma ho sentito un gran boato dietro, mi sono girata e c'era tutta la tragedia che avete visto anche voi», ha racconto Maura Naldini, una ciclista che faceva parte del gruppo amatoriale travolto dall'auto.