Gelo del ministro sull'Alta Velocità «Vedremo se è davvero necessaria»

Danilo Toninelli
Danilo Toninelli
di di Vincenzo DAMIANI
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Mercoledì 3 Aprile 2019, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 12:09
Sull'alta velocità al Sud le idee nel governo giallo-verde non sono ancora chiare, se anche i pendolari pugliesi, campani, calabresi, siciliani o lucani potranno usufruire dei vantaggi di una linea più rapida è un punto interrogativo. Nemmeno il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ieri è riuscito a dare certezze: «Stiamo facendo una valutazione nazionale e di sistema di tutto quello che riguarda la viabilità. Oggi non ho una risposta da dare nello specifico perché dovrà arrivare soprattutto sulla base di stati di necessità», ha risposto alla domanda sull'Alta velocità da attivare su tutta la dorsale adriatica, sino a Lecce.
Toninelli ieri ha inaugurato assieme al capo dell'Anci, Antonio Decaro, e all'assessore regionale, Giovanni Giannini, il nuovo tratto della strada statale 96, tra Palo del Colle e Modugno, che collega la Puglia a Matera. Il ministro non chiude la porta, ma in realtà nemmeno apre alla possibilità di attivare l'Alta velocità al Sud: «Quando abbiamo iniziato a fare le analisi costi/benefici - ha detto - non le abbiamo fatte per bloccare delle opere ma per aprirne tante altre, se necessarie, ma con il fine principale di utilizzare al meglio soldi pubblici, ciò che conviene verrà fatto. I soldi ci sono, fino ad oggi il fallimento dello Stato e soprattutto del ministero che ho ereditato è dato proprio dal fatto che i soldi c'erano ma lo Stato non li ha utilizzati tutti».
L'unica certezza, secondo Toninelli, è che il Mezzogiorno «ha bisogno di tante infrastrutture, di buona e sostenibile mobilità, che significa più facilità negli spostamenti, più lavoro, più turismo e più benessere». «Ciò che conviene verrà fatto», ripete. «Sto girando moltissimi cantieri in Italia prosegue - e non vi nascondo che in questa prima parte del mio ministero sto girando la maggior parte dei cantieri al Sud perché è il Sud che ha principalmente bisogno di tante infrastrutture».
Su un piano degli investimenti al Sud, Toninelli evidenzia che è stato «ristabilito il rapporto percentuale del 34% degli investimenti al Mezzogiorno rispetto alla popolazione, che prima era scritto solo sulla carta e ora l'abbiamo implementato. Ora grazie all'iniziativa del sottoscritto e del presidente del Consiglio Conte vedrete come Anas e Rfi presenteranno un nuovo programma di accelerazione degli investimenti», cioè «un aggiornamento di contratto di programma che significa somma delle opere e dei cantieri che verranno chiusi, aperti o mandati avanti e che avrà come focus principale la manutenzione ordinaria e straordinaria, per migliorare la qualità degli spostamenti».
Altro tema all'ordine del giorno il decreto Sblocca cantieri: il governo nazionale ha incassato le critiche di Confindustria e Ance critiche per i ritardi: «Stiamo accelerando con i tempi replica ovvio che ci si debba mettere qualche giorno ma vedrete che il decreto varrà tanti miliardi da poter utilizzare in tanti cantieri perché i commissariamenti che faremo velocizzeranno le opere ma, soprattutto, le semplificazioni che metteremo nel codice degli appalti faranno sì che non ci sarà più nessun tecnico, ad esempio geometra di uno studio tecnico o di un Comune, a cui il polso tremerà quando dovrà firmare una carta perché non sa se quella firma la può mettere oppure no». Poi la punzecchiatura rivolta proprio ad Ance e Confindustria: «Devo ricordare dove erano quando nel 2016 veniva approvato un nuovo codice degli appalti che ha creato dei disastri a causa delle norme incomprensibili e delle fonti normative che non si parlavano tra di loro? Oggi noi le stiamo semplificando.
Il sindaco Decaro ha incalzato il ministro: «Spero che vengano accolte tutte le richieste che abbiamo fatto, non abbiamo avuto ancora risposte sull'appalto integrato. Per noi è importante perché i Comuni non hanno le risorse economiche per progettare all'esterno molte opere pubbliche e non hanno le risorse interne, le risorse umane per fare progettazioni». Non è mancata la polemica politica per l'assenza del governatore Michele Emiliano, in realtà impegnato a Roma in un incontro con l'ambasciatore degli Usa Lewis M. Eisenberg: «La domanda che vorrei fare oggi come cittadino italiano a Emiliano è: ci tiene o non ci tiene al fatto che la sua popolazione pugliese da oggi potrà spostarsi più facilmente verso la Basilicata? La sua assenza di oggi sembrerebbe far dire che non ci tiene».
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