La pantera scuote ancora il Salento, ma la Forestale rassicura: «Qui nessuna traccia di grossi felini»

Video
EMBED

«Stiamo facendo tutti gli accertamenti necessari per capire dai video circolanti l'entità dell'animale, ma dalle prime notizie esaminate non si tratta di una pantera»: a dirlo è il colonnello Ristori, a capo dei carabinieri forestali della provincia di Lecce. «Abbiamo peraltro - aggiunge - ricostruito il luogo dell'ultimo avvistamento, in agro di Matino, e non abbiamo ritrovato tracce compatibili con quelle di una pantera». I video virali sui social, insomma, sono dei fake, almeno quelli riguardanti gli ultimi avvistamenti segnalati, nelle campagne di Matino, nel Salento. 

Il timore che un felino di grosse dimensioni si aggiri in Puglia, del resto, non è fugato del tutto. La pantera è comparsa per la prima volta nel 2020 a San Severo, nel Foggiano. Dopo mesi è ricomparsa in valle d’Itria, nell'area intorno a Martina Franca. E una nuova segnalazione è fatta il 5 gennaio, con l’intervento dei Carabinieri forestali di Alberobello, destinatari di una segnalazione: l'animale è stato avvistato fra la città dei trulli e Locorotondo. Qui si trova, finalmente, un’impronta ben definita che fa stimare il peso dell’animale sui 50/60 chili. A metà febbraio, la pantera viene avvistata a Sammichele (sempre in provincia di Bari) e subito dopo - con numerose segnalazioni - avviene un ulteriore avvistamento da parte di un carabiniere che la vede in zona Lama Picone. Dopo questi avvistamenti, ci sono stati vertici in prefettura - sempre a Bari - e allarmi diramati anche dai sindaci di vari Comuni, con tanto di invito alla prudenza rivolto ai cittadini del Brindisino

Nelle ultime settimane gli avvistamenti a Lequile, nel Salento, e poi a Matino, dove però alcune immagini sarebbero state frutto di uno scherzo fra amici: immagini e audio sono finite anche sul tavolo dei carabinieri forestali. Ora l'intervento del colonnello Ristori, a fugare ogni timore. Almeno nel tacco di Puglia.