Università, sì alla Facoltà di Medicina a Taranto: ci sono i soldi

La sede della facoltà in piazza Ebalia
La sede della facoltà in piazza Ebalia
di Antonello PICCOLO
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Martedì 14 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 07:24

Il polo universitario di Taranto inizia ad assumere una forma più consolidata, con altri preziosi tasselli importanti che vanno ad aggiungersi al percorso di rilancio, avviato dall’amministrazione regionale già da tempo nel capoluogo jonico. Nei prossimi giorni la Regione Puglia licenzierà la delibera per stanziare 52 milioni di euro a favore della Facoltà di Medicina di Taranto. 

Il provvedimento

«Con questa delibera – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Michele Mazzarano – la Regione irrobustisce il sistema sanitario jonico, propedeutica allo stanziamento di risorse finalizzate a consolidare per almeno quindici anni il corso di laurea in Medicina e Chirurgia di Taranto. Tali risorse saranno utili a reclutare ricercatori e professori universitari per la programmazione di didattica e ricerca dei prossimi anni». 
L’atto d’indirizzo, che risponde al Protocollo d’Intesa siglato tra la Regione Puglia e l’Università degli studi di Bari, tornerà utile a rendere esigibili le risorse già stanziate, nonché a favorire l’assegnazione di nuove dotazioni economiche.

Mazzarano commenta positivamente l’approvazione della proposta a firma dell’assessore alla Salute Rocco Palese e dell’Assessore alla Formazione Sebastiano Leo.

«Per la Regione è strategico l’obiettivo di intervenire concretamente in un contesto, come quello jonico, estremamente complicato dal punto di vista ambientale e sanitario. L’area industriale di Taranto, figurando fra i 41 Siti di interesse naturale, Sin – aggiunge il consigliere regionale del Pd - presenta dati pesanti relativi alla mortalità, purtroppo anche infantile, legata a forme tumorali, e all’aumento di patologie cardiovascolari e respiratorie. Difronte ad una forte pressione sanitaria, oltre la normalità, va data una risposta partendo proprio dalla formazione dalle professioni mediche del territorio. Ritengo di grande valore questo intervento finalizzato a riequilibrare il rapporto, in Puglia lontano dalla sufficienza, tra posti disponibili per l’accesso al corso di laurea di Medicina e Chirurgia e numero di abitanti. Il rapporto è di 1 a 10mila in Puglia, rispetto al dato di 1 a 4.750 della Campania o a quello di 1 a 3mila dell’Emilia Romagna. È dunque centrale, rispetto alla necessità di garantire numeri ben più alti, il tema della formazione di medici che potrebbero decidere di lavorare sul territorio, contribuendo a rafforzare l’offerta sanitaria locale». 


A fine dicembre dello scorso anno la Giunta regionale pugliese aveva approvato lo schema di convenzione tra Regione e Università di Bari per l’avvio del nuovo dipartimento Biomedico a Taranto. Ora c’è la delibera con l’atto di indirizzo per l’attivazione del Dipartimento Biomedico Jonico a Taranto. «Grazie alla delibera - dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante - si potrà procedere con il potenziamento del Sistema Sanitario nel territorio jonico, attraverso l’avvio e il consolidamento del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia istituito dall’Università degli Studi di Bari nella sede di Taranto. Un risultato per cui abbiamo lavorato con il presidente Emiliano, che aveva preso un impegno politico preciso e dato mandato agli uffici del Dipartimento Salute di preparare la delibera, che va a completare un percorso durato anni». Marco Galante evidenzia, l’impegno profuso insieme al presidente del M5S Giuseppe Conte e al vicepresidente Mario Turco per ottenere questo risultato, importante per tutta la comunità.
«Un futuro diverso per Taranto passa anche dal potenziamento dell’Università. Ora si potrà programmare il piano delle assunzioni di docenti, ricercatori e tecnici, da cui seguiranno i relativi concorsi, e completare le assunzioni necessarie per il Dipartimento. In questo modo riusciremo anche a dare una prima risposta alla carenza di medici che da tempo denunciamo e a potenziare la sanità territoriale. Quando parliamo di un nuovo sviluppo per Taranto – conclude Galante - non possiamo prescindere dall’Università e il polo di Medicina è centrale per la nuova idea che abbiamo per la città». 

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