Tavolo permanente per l’aeroporto: «Voli suborbitali e civili insieme? Si può»

Tavolo permanente per l’aeroporto: «Voli suborbitali e civili insieme? Si può»
di Francesca CIURA
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Domenica 5 Marzo 2017, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 11:56
L’idea che l’aeroporto di Grottaglie possa diventare una patata bollente sia per AdP che per i vertici della Regione Puglia appare evidente. Un’ipotesi che troverebbe rispondenza nel fatto che al pressing per la riapertura ai voli passeggeri che le associazioni “pro aeroporto” del territorio tarantino portano avanti da tempo e sui quali la Regione, nella persona del governatore Emiliano, promette ma nel frattempo sceglie di intraprendere altre strade sul suo utilizzo, si uniscono ora anche alcuni consiglieri regionali.
Mazzarrano e Pentassuglia firmano una mozione proprio sul rilancio dell’Arlotta. Entrambi, ieri mattina, accompagnati da Pierluigi Di Palma, presidente Centro studi Demetra, hanno esposto i contenuti della richiesta che prevede, soprattutto, l’istituzione di un tavolo permanente, a cui dovranno partecipare anche le associazioni, per avviare un confronto fattivo sulla possibilità di rendere l’Arlotta un hub polivalente, alla luce peraltro della proposta fatta a Roma da Emiliano all’incontro con l’Enac di utilizzare lo scalo di Grottaglie per la sperimentazione dei voli suborbitali.
Di rilevanza sarebbe anche la presenza della Marina che presidia l’area militare attigua allo scalo, in vista dell’imminente dotazione degli F35. Se tutto ciò poi, potrà essere compatibile con tutte le altre attività che l’aeroporto dovrebbe sostenere, resta da verificare. Ma, secondo Mazzarano e Pentassuglia, Grottaglie avrebbe tutte le carte in regola per poter assurgere a Port Authority d’Italia, ovvero a centro strategico per la logistica integrata.
 
Un progetto che potrebbe realizzarsi attraverso l’estensione della normativa sulle esenzioni doganali ed un chiaro adeguamento delle strutture. La strada, su questa idea di sviluppo, secondo Mazzarano, sarebbe già stata intrapresa già dal momento in cui l’Arlotta ha iniziato ad ospitare le attività dei sistemi a pilotaggio remoto e dei test range dei droni civili.
«Una specificità – dice Mazzarano – che per la qualità espressa sta suscitando particolare interesse sia a livello nazionale che internazionale». Degli americani in primis, che per la produzione del 787 del Dreamliner sembrerebbero interessati ad incrementare proprio a Grottaglie le proprie attività. A ciò si unirebbe, come dichiarato da Emiliano, la sperimentazione dei voli suborbitali. E i voli passeggeri potranno realmente coesistere in una base che la Regione immagina così imponente (e sicura per ospitare i voli in orbita) al pari di quella di Brevard in Florida? Secondo i consiglieri regionali tra lo sviluppo industriale e i voli passeggeri non v’è conflitto tra le sperimentazioni aerospaziali e voli passeggeri. «L’Arlotta – sostengono all’unisono Mazzarano e Pentassuglia – essendo lo scalo con la pista più lunga del sud Europa, può ospitare sia i voli civili nazionali ed intercontinentali, che le funzioni industriali». Ma nell’immediatezza, come osserva ancora Mazzarano, è importante che l’aeroporto jonico venga utilizzato per atterraggi e decolli in caso di difficoltà operative di Bari e Brindisi, piuttosto che dirottare il traffico aereo a Lamezia Terme come accaduto di recente per via delle cattive condizioni meteo.
 
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