Case in vendita a un euro nella Città vecchia: è arrivato il secondo bando. Ecco come parteciparvi

Case in vendita a un euro nella Città vecchia: è arrivato il secondo bando. Ecco come parteciparvi
di Paola CASELLA
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Venerdì 23 Aprile 2021, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 14:24

Taranto, al via il secondo bando dell'iniziativa Case a un euro. Si tratta di ben nove edifici cielo-terra (tipologia abitativa o di costruzione, indipendente e di unica proprietà dal piano più basso fino al tetto ndc), per un totale di circa cinquanta unità abitative. Gli interessati troveranno tutte le informazioni necessarie e le schede tecniche sulla pagina web dell'ente civico: https://bit.ly/3dFMYEO.
«L'Amministrazione guidata da Rinaldo Melucci rilancia - ha spiegato l'assessore al Patrimonio Francesca Viggiano - puntando ancora sullo sviluppo socio-economico della Città Vecchia. Una realtà urbana, la nostra Isola Madre, scelta da turisti che hanno deciso di essere stanziali e godere della bellezza dei nostri vicoli, intrisi di storia. Investire in questa scommessa significa recuperare le nostre radici, ma significa soprattutto costruire il futuro di Taranto».

Il primo bando e l'operazione


L'operazione Case ad un euro, che è partita l'estate scorsa, ha riscosso un grande successo, facendo registrare una prima risposta che è andata ben oltre le migliori aspettative. L'iniziativa ha avuto riscontro positivo anche a livello internazionale, con proposte con sono arrivate da ogni parte d'Italia e dall'estero, persino dal Sud America. Si tratta di un progetto che sin dall'inizio ha ricevuto ampio sostegno da parte del sindaco, il quale ha manifestato grande entusiasmo per questa ulteriore strategia di riqualificazione della Città Vecchia: «Con la pubblicazione del bando il progetto Case a 1 euro inizia il suo ambizioso percorso. L'interesse verso questa opportunità ha prodotto corrispondenza proveniente da tutto il mondo, il fascino di Taranto e della sua storia si è già rivelato un potente attrattore».
Così l'Amministrazione comunale ha deciso ora di rilanciare il progetto proprio con l'emanazione di questo secondo bando.

Si tratta di un ulteriore tassello che compone il mosaico di interventi per la rigenerazione e il ripopolamento della Città Vecchia di Taranto. L'assessore Viggiano è soddisfatta per il risultato del primo step dell'iniziativa: «Con la pubblicazione del provvedimento di aggiudicazione del bando, si è conclusa la prima fase del progetto Case a 1 euro che ha ottenuto un grande successo e adesso speriamo di replicare».

L'idea che piace al mercato internazionale

 

L'iniziativa dell'Amministrazione ha suscitato, infatti, la risposta interessata di investitori provenienti da ogni parte del mondo che sono stati attratti non solo dal valore dell'investimento, ma soprattutto dal fascino e dalla bellezza della Città Vecchia con i suoi tesori. È nata così l'idea di proseguire l'esperienza che passo dopo passo contribuirà a trasformare il volto della parte più antica della città. «Il progetto Case a 1 euro - ha detto Viggiano - sta permettendo la riqualificazione di alcune porzioni del quartiere, con un processo di rigenerazione che coinvolge direttamente gli investitori. I vincoli che abbiamo posto nel bando, infatti, legano gli acquirenti all'immobile e alla sua destinazione abitativa: nel medio periodo, il nostro intento è ripopolare quelle porzioni dell'Isola Madre che oggi sono abbandonate». Viggiano ha poi spiegato il modus operandi: «Ci stiamo muovendo per comparti, in maniera tale che vi sia la graduale contaminazione positiva che ci proponiamo di realizzare attraverso questa iniziativa. La nostra attenzione, al momento, è puntata soprattutto sulla parte della Città Vecchia che costeggia via Duomo, con tutte le sue direttrici, e sulla zona di piazza Fontana. Con il primo bando sono state messe in vendita numerose unità immobiliari di ben sette edifici appartenenti al Comune di Taranto. Tre i criteri seguiti per stilare la graduatoria delle diverse proposte giunte all'attenzione dell'Amministrazione comunale: ecosostenibilità, destinazione progettuale e contratto di sponsorizzazione».

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