Provincia, assunzione con il “giallo”

Provincia, assunzione con il “giallo”
di Michele MONTEMURRO
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Lunedì 18 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:24
 Il presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano, ha nominato lo scorso 15 novembre due nuovi dirigenti «a tempo determinato», dopo aver effettuato un avviso pubblico di selezione: si tratta dell’architetto Lorenzo Natile al Settore Pianificazione e Ambiente e dell’architetto Raffaele Marinotti al Settore Tecnico. Nomine che si sarebbero rese necessarie dopo il pensionamento nei mesi scorsi di alcuni dirigenti.
L’avviso pubblico, all’articolo 2 - Requisiti per l’ammissione, contempla l’«assenza di condanne penali, anche non definitive per reati che impediscono, ai sensi delle vigenti disposizioni, la costituzione del rapporto di impiego con la Pubblica Amministrazione». Nel caso dell’architetto Lorenzo Natile, neo dirigente alla Pianificazione e Ambiente, risulta tuttavia una condanna per un presunto tentato abuso d’ufficio in primo grado di otto mesi, con interdizione temporanea dai pubblici uffici per la stessa durata della pena, con pena sospesa e non menzione, inflittagli il 27 ottobre 2014 e depositata in cancelleria il 26 febbraio 2015 quando all’epoca dei fatti era componente della commissione di gara del Comune di Massafra per l’affidamento dell’appalto di servizi di raccolta di rifiuti solidi urbani ed assimilati e dei servizi di igiene e sanità pubblica, al tempo stesso in cui Tamburrano, estraneo alla vicenda, era sindaco del Comune di Massafra e già presidente della Provincia. Condanna che per Natile è stata confermata, anche se ridotta a quattro il 12 luglio 2017 dalla Corte di Appello di Lecce Sezione distaccata di Taranto, dunque prima della pubblicazione dell’avviso della Provincia, e depositata il 6 dicembre scorso in cancelleria, con una pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata di un anno. 
 
Processi, tra l’altro, nei quali la Provincia stessa si è costituita parte civile e risulta informata sui fatti, tanto che mercoledì scorso, 13 dicembre, con una nota protocollata dall’Avvocatura dell’ente e indirizzata a presidente e segretario generale, Tamburrano e D’Arcangelo hanno ricevuto la sentenza di Appello e pertanto sono stati messi direttamente a conoscenza dei fatti. 
Alla scadenza del termine fissato alle ore 12 del 31 ottobre scorso, sono pervenute alla Provincia sedici domande di partecipazione all’avviso per la nomina dei due dirigenti: sette sono stati esclusi e nove sono stati ammessi. I nominativi sono stati valutati da un’apposita commissione valutatrice. Tra gli ammessi figurava anche quel funzionario della Provincia, l’architetto Paolo Caramia, che in passato aveva rifiutato la poltrona di dirigente del settore Ambiente: una nomina, la sua, che avrebbe fatto risparmiare soldi all’ente trattandosi di un “interno”. 
Ma le scelte del presidente, com’è noto, sono state altre e, rispetto a quanto si legge nel suo decreto, ha nominato i due dirigenti il giorno stesso, il 7 novembre, che la commissione valutatrice gli ha trasmesso la nota contenente gli esiti della selezione pubblica.
Secondo quanto pubblicato nell’avviso, realizzato su disposizione del presidente del 4 ottobre 2017, Natile ricopre il ruolo di dirigente al settore “Ambiente” che comprende: Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestale, rifiuti, autorizzazione unica ambientale, pianificazione territoriale, sicurezza sul lavoro interna, impianti termici. 
Mentre Marinotti ricopre il ruolo di dirigente al settore “Lavori pubblici” che comprende: Edilizia sismica, demanio idrico, beni demaniali-patrimoniali-espropri, viabilità ed infrastrutture stradali, progettazione-manutenzione scuole ed immobili provinciali, pianificazione opere pubbliche, rapporti con il Gse - fonti di energia alternativa. 
Sempre secondo l’avviso, i due incarichi sono «nelle more delle assunzioni dei dirigenti a tempo indeterminato e comunque fino alla scadenza del mandato del Presidente».
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