Saldi estivi 2021: si iniziano a tirare le somme a distanza di una settimana dall’avvio perché, come è noto, è proprio la fase di partenza la cartina di tornasole per valutare l’andamento degli acquisti con gli sconti. «Abbiamo iniziato sabato 24 luglio – ha raccontato il presidente della delegazione Borgo Confcommercio Salvatore Cafiero – e a causa del gran caldo la gente ha preferito andare al mare invece di fare shopping in città. Durante la settimana però c’è stato un cambio di rotta, tutto sommato l’avvio è stato buono. La Puglia fortunatamente ha iniziato i saldi a fine mese e non più a ridosso delle vendite, si è finalmente tornati ai veri saldi di fine stagione».
Quest’anno la data di inizio dei saldi estivi prevista per il 3 luglio è stata posticipata al 24 luglio, mantenendo comunque ferma la data di termine al 15 settembre. «Questa scelta – ha proseguito Cafiero – ci ha offerto la possibilità di lavorare con i nostri margini per giugno e per quasi l’intero mese di luglio. Vogliamo tornare a dare il giusto valore al prodotto, anche per i consumatori, il saldo deve essere solo una occasione in più di spesa. A partire da questo fine settimana ci aspettiamo anche l’arrivo dei primi turisti dal nord Italia e il rientro dei fuorisede, abbiamo già visto in giro qualche straniero nonostante il periodo, è un segnale positivo». Dopo le prime difficoltà legate alle prime riaperture, i clienti sembrano ormai abituati alle regole imposte per gestire la pandemia. «Chi entra nei negozi ormai sa che deve portare la mascherina – ha spiegato Cafiero – si usa il gel igienizzante all’ingresso, si mantengono le distanze, non si creano assembramenti, i clienti ci stanno aiutando tanto.
Riscontro positivo anche da parte di Nicola De Florio, titolare dei negozi di abbigliamento Max e Jerref. «Siamo soddisfatti perché adesso si parla davvero di saldi di fine stagione – ha confermato De Florio – il cliente potrà constatare che sono capi di qualità e che potrebbero essere rimaste solo poche taglie. Trovo sia un modo per essere più limpidi, una garanzia in più per gli acquirenti, negli ultimi anni abbiamo assistito anche a finte svendite con merce di qualità inferiore poi venduta scontata. I saldi nei primi giorni di luglio non potevano essere considerati di fine stagione.
Ai tempi in cui mio nonno gestiva il negozio, iniziavano a settembre, ora credo sia giusto fine luglio. Per lo stesso motivo il nostro intento è spostare anche i saldi della stagione invernale a fine gennaio». Il Covid ha cambiato le abitudini anche dello shopping. «C’è richiesta di un vestiario più pratico e funzionale – ha aggiunto De Florio - dove al primo posto ci sono qualità, comodità e leggerezza. Si cercano tessuti sempre più freschi e duttili. Per il resto i clienti rispettano le regole antiCovid e noi restiamo vigili sulle nostre attività. Certo, resta il timore di nuove chisuure, non possiamo permetterci ulteriori lockdown».