Prof e studente litigano fuori dalla scuola e il docente finisce in ospedale con l'omero rotto: ecco cosa era successo

Secondo alcune ricostruzioni, tutto sarebbe partito da un rimprovero dell’insegnante allo studente, accusato di aver strisciato con lo zaino la propria auto

Prof e studente litigano fuori dalla scuola e il docente finisce in ospedale: ecco cosa era successo
Prof e studente litigano fuori dalla scuola e il docente finisce in ospedale: ecco cosa era successo
di Antonello PICCOLO
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 20:51

Una discussione accesa tra alunno e professore finisce in una colluttazione. Ad avere la peggio il docente 55enne, finito in ospedale. È quanto accaduto mercoledì pomeriggio a Crispiano, all’esterno dell’istituito Alberghiero Elsa Morante. Il diverbio tra il docente e lo studente 15enne è scoppiato dopo l’orario della didattica del mattino, intorno alle 14,20. 

Secondo alcune ricostruzioni, tutto sarebbe partito da un rimprovero dell’insegnante allo studente, accusato di aver strisciato con lo zaino la propria auto.

Dopo un primo battibecco, caratterizzato da parole colorite, i toni si sarebbero alzati, sfociando in uno scontro fisico. Nella circostanza l’insegnante – per cause tutte da chiarire – avrebbe perso l’equilibrio sbattendo violentemente la spalla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Massafra, guidati da maggiore Quintino Russo, i quali hanno cercato di raccogliere elementi utili ad una possibile ricostruzione dei fatti. Sull’accaduto circolano versioni contrastanti. Certo è che il professore, dopo i primi soccorsi da parte dei sanitari del 118, è stato trasferito al San Pio di Castellaneta dove, dagli approfondimenti strumentali richiesti dai medici, gli è stata diagnosticata una frattura dell’omero.

Bocche cucite

Di fronte all’episodio di mercoledì pomeriggio, in attesa che vengano accertate le responsabilità, all’istituto Morante guidato dalla dirigente Concetta Patianna, nessuno ha voluto commentare quanto accaduto. La notizia della zuffa avvenuta all’esterno dell’istituto professionale di Crispiano, arriva a qualche settimana di distanza da un altro caso di violenza in una scuola del territorio ionico, di Taranto, dove il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Europa-Alighieri sarebbe stato vittima di aggressione da parte dei genitori di una bambina, alunna della scuola materna. 
Secondo una rilevazione effettuata dal portale Skuola.net, che recentemente ha svolto un’indagine sulla violenza nelle scuole, intervistando 1.800 ragazze e ragazzi delle superiori, è emerso che un alunno su cinque è stato testimone di aggressioni di altri allievi nei confronti dei professori. In un caso su tre si tratta addirittura di episodi sistematici e non isolati.

Nel 70% dei casi si tratta di violenza verbale, ma nel 18% di lancio di oggetti o contatto fisico. Casi che puntualmente riaccendono i riflettori sulla crisi della professione docente, alla quale evidentemente concorre il grave fenomeno delle aggressioni compiute da genitori e studenti ai danni degli insegnanti. Vicende che sono il sintomo di una visione della scuola e dell’insegnamento come “servizio” alla persona in un sistema di tipo aziendalista cui deve corrispondere il “diritto al successo formativo”. 

È importante, quindi, che le istituzioni scolastiche e le autorità competenti prendano seriamente in considerazione questo problema e adottino misure concrete per prevenirlo e affrontarlo. Bisogna sensibilizzare gli studenti e i genitori sull’importanza del rispetto reciproco e sulla gravità delle conseguenze dei comportamenti violenti e minacciosi dentro e fuori il perimetro scolastico. Solo con un impegno comune da parte di tutti i soggetti coinvolti si potrà contrastare efficacemente ogni ingiustificato sintomo di aggressività e garantire un ambiente scolastico sereno e positivo per tutti.

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