Un sequestro di beni per un valore di poco inferiore ai dieci milioni di euro è in fase di esecuzione da parte dei militari della Guardia di Finanza di Taranto. I sigilli sono scattati nell'ambito di una indagine condotta dai finanzieri della compagnia di Martina Franca e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto. Le Fiamme Gialle stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di beni e disponibilità finanziarie, per un totale di circa 9 milioni e 800mila euro, nei confronti di tre società con sede a Martina Franca, tutte attive nel settore del commercio all’ingrosso di bevande, e dei loro 8 amministratori.
Il sequestro
Il provvedimento è stato firmato dal gip del Tribunale di Taranto Francesco Maccagnano, ed è la conseguenza di una complessa ed articolata indagine sul conto delle società e dei loro amministratori. Questi ultimi, secondo gli investigatori, si sono resi responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ad una sistematica evasione dell’Iva in quanto ritenuti i promotori di una insidiosa “frode carosello” posta in essere nel settore del commercio.
La frode
La frode sarebbe stata realizzata anche con il coinvolgimento di 9 imprese nazionali risultate essere mere “cartiere”, utilizzate con l’unico scopo di interporsi nei diversi passaggi economici per ostacolare così la ricostruzione delle filiere commerciali.