​Controlli della Polizia di Stato a Taranto: raffica di denunce, sequestrate sette slot machine in un bar in centro

Controlli della Polizia di Stato a Taranto: raffica di denunce, sequestrate sette slot machine in un bar in centro
​Controlli della Polizia di Stato a Taranto: raffica di denunce, sequestrate sette slot machine in un bar in centro
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Lunedì 23 Agosto 2021, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:14

Sette slot machine sequestrate perché non collegate regolarmente alla rete nazionale. È una delle operazioni dell’attività di contrasto all’illegalità a Taranto, con particolare attenzione al Borgo Umbertino e ai vicoli di “Città Vecchia”.

In collaborazione con gli operatori della Divisione di Polizia Amministrativa, sono stati controllati diversi esercizi commerciali, anche in relazione alla verifica del regolare possesso del “green pass” . Recentemente, proprio in occasione di uno di questi servizi di controllo, in un bar di via Acclavio, sono stati trovati sette apparecchi slot machine non collegati alla rete nazionale del Monopoli di Stato. Immediato il sequestro e la conseguente sanzione al titolare di circa 9.000 euro.

E ancora, costante il livello di attenzione verso l’illegale lavorazione e commercializzazione di mitili: nel mese di agosto, sono state sequestrati circa 200 chili di cozze lungo le banchine di via Garibaldi e diverse vaschette di prodotto ittico posto in vendita sulla pubblica via senza la minima precauzione igienico sanitaria.

Nel mirino del personale del Commissariato Borgo anche i parcheggiatori abusivi e i tanti giovani, che pur destinatari di provvedimenti di polizia relativi al divieto di ritorno nel capoluogo, giungono puntualmente nella zona del Borgo antico, il più delle volte per acquistare la dose giornaliera di sostanza stupefacente.

Infine non si sono fermati neanche i servizi di contrasto al furto di energia elettrica.

Con la collaborazione dei tecnici di Enel Distribuzione sono stati scoperti 8 allacci fraudolenti scoperti in altrettante abitazioni private, con la conseguente denuncia per tutti i responsabili. Circa 80.000 euro il danno stimato dai tecnici responsabili dell’azienda erogatrice. 

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