Castellaneta, tramonta la transazione sul crollo

Castellaneta, tramonta la transazione sul crollo
di Francesco TANZARELLA
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Domenica 3 Gennaio 2016, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 18:25
CASTELLANETA - Non vi sono atti formali, ma sicuramente il clima tra familiari delle vittime del crollo di Castellaneta, avvenuto nel 1985 in via Verdi, e amministrazione non è affatto disteso.

Dopo la stagione dell’intesa, coincidente con gli ultimi mesi del’anno e l’informale accettazione della transazione per il maxi-risarcimento, la bocciatura dell’emendamento alla Legge di Stabilità che avrebbe dovuto intercettare le risorse necessarie a coprire l’accordo pare aver sparigliato il tavolo. I familiari, ne abbiamo già parlato, hanno scritto ai loro avvocati e al sindaco per capire a che punto sia il percorso inaugurato alcune settimane fa, introducendo un elemento: in assenza di novità, la disponibilità a transigere sarà ritirata.

Un passo che, anche se in assenza di atti formali come detto, è di fatto già compiuto. Alcuni familiari non hanno nascosto di aver contattato i legali di fiducia per redigere un’altra lettera, a vacanze finite, quella con cui sarà ritirata la disponibilità all’accordo transattivo. Una decisione che ha creato non poche frizioni anche all’interno del fronte dei familiari, che non è più compatto come una volta.

Sono diverse le circostanze che hanno creato dissapori, le principali sono legate al pagamento del risarcimento stabilito dal tribunale ad alcuni, mentre gli altri si acquietavano al suono della parola transazione. Insomma, una disparità che avrebbe messo i familiari anche contro i propri legali, alcuni dei quali avrebbero lavorato su due piste: pignoramenti (e pagamenti tempestivi) per alcuni loro assistiti, transazione (e pagamenti “futuri”) per gli altri.
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