Una casa di lana di roccia per i cavallucci e i "pesci ago" di Mar Piccolo: ecco il progetto

Una casa di lana di roccia per i cavallucci e i "pesci ago" di Mar Piccolo: ecco il progetto
Una casa di lana di roccia per i cavallucci e i "pesci ago" di Mar Piccolo: ecco il progetto
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Settembre 2023, 20:57 - Ultimo aggiornamento: 21:29

Mar Piccolo di Taranto, culla della biodiversità di fauna e flora ioniche, ospiterà un innovativo progetto di tutela e valorizzazione della famiglia dei Signatidi, che comprende i più famosi cavallucci marini e pesci ago.

Grazie a Rockwool, multinazionale con base in Danimarca e title sponsor della tappa italiana di SailGP, grazie all’impegno di altre realtà come One Ocean Foundation, associazione “Mare per sempre” e Aeronautica Militare, tra il primo e il secondo seno sono stati posizionati 3 box in lana di roccia, prodotti proprio dalla società danese, che favoriranno la proliferazione delle colonie di questi animali così importanti per l’ecosistema, divenendo la loro nuova casa.

Le operazioni

Le operazioni di posizionamento sono state avviate questa mattina, nei pressi dell’idroscalo all’interno dell’area della Svam, alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci, dell’assessore comunale all’Ambiente Francesca Viggiano e di tutti i soggetti coinvolti.

Il progetto proseguirà con l’attività di monitoraggio, per verificare l’attecchimento delle colonie e la replicabilità dell’iniziativa, segnando l’eredità sostenibile che SailGP lascerà al territorio.

«Un momento bellissimo per la nostra città – il commento del primo cittadino – perché recuperiamo il legame con il mare, in questa settimana di sport nella quale stiamo dando il meglio di noi. Stiamo coniugando l’impegno della pubblica amministrazione, recuperando la tutela del nostro patrimonio marino, dei nostri ippocampi in particolare, che sono anche un indicatore molto importante e delicato della qualità dei nostri mari. Affiancheremo questo ad altri progetti di ricerca che sono in corso, e li incroceremo con il lavoro sul nascente parco regionale del Mar Piccolo e sull’area marina protetta delle Cheradi. Taranto sta cambiando pelle e lo sta facendo in maniera sostenibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA