Irruzione durante il rave party clandestino
tra i denunciati un giovane di Manduria

Irruzione durante il rave party clandestino tra i denunciati un giovane di Manduria
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Gennaio 2018, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:05
Per gli organizzatori, si trattava di una semplice festicciola. Per i carabinieri, intervenuti a seguito di una segnalazione lanciata al centralino della caserma sita in contrada Peschiera, era, invece, un vero e proprio rave party: ovvero, un raduno non organizzato di giovani, in tutto 152 persone, prontamente identificati.
A finire nei guai, sono i due organizzatori, due giovani di Manduria e Cisternino, denunciati per riunione pubblica non autorizzata, per altro svoltasi in area privata. Nello specifico, un’area rurale a ridosso di una masseria di contrada Pergola, poco distante dalla strada provinciale 53 che collega Francavilla Fontana con Sava, in agro della Città degli Imperiali. I militari sono intervenuti nella serata di lunedì per un party di Capodanno non esattamente esclusivo. Decine di giovani, alla vista dei carabinieri, hanno provato a sfuggire ai controlli invano. Sono stati tutti identificati, proprio come gli organizzatori, poi denunciati a piede libero. Si tratta del 22enne di Manduria C.D. e di Z.I., 26enne di Cisternino. Sarebbero stati proprio i due ragazzi, secondo le risultanze investigative degli uomini dell’Arma intervenuti nella serata di lunedì, ad ideare l’evento e, quindi, a formulare gli inviti.
Come location, era stata individuata proprio la masseria diroccata, da tempo abbandonata e poco distante dalla strada provinciale. L’edificio era nascosto tra gli ulivi della macchia mediterranea, al riparo dagli sguardi degli automobilisti in transito sulla provinciale. Come dire, insomma, che era impossibile capitare alla festa per caso.
Non è stato un caso, neppure, l’intervento dei carabinieri di Francavilla, il cui centralino è stato raggiunto dalla segnalazione di un residente. Troppo alta la musica, troppo forte il vociare dei 152 ragazzi che, per il primo giorno dell’anno, si erano dati appuntamento tra le campagne. Il fuggi fuggi generale al suono delle sirene è stato poi prontamente stoppato dai militari, intervenuti con diverse pattuglie.
 
Nella circostanza, è stata ritirata la patente ad R.A., un ragazzo di Trani trovato alla guida dell’auto del padre con un tasso alcolemico superiore ai limiti imposti dalla legge. Il 26enne, oltre a risultare positivo al test con un valore di 0.8 grammi per litro, è stato anche trovato in possesso di una dose di marijuana di 2 grammi, posta sottosequestro. Il rinvenimento della sostanza ha giustificato la segnalazione di rito come assuntore presso la competente prefettura, mentre il mezzo è stato restituito al padre.
Come detto, ad allertare i carabinieri la segnalazione di qualche residente, insospettito dalla musica ad alto volume e dal forte vociare. L’intervento dei carabinieri della compagnia guidata dal tenente Massimo Corlianò, coadiuvati dai colleghi delle compagnie di Brindisi, San Vito dei Normanni, Fasano e Manduria ha, di fatto, “stoppato” l’illecito party di Capodanno e, chissà, il verificarsi di qualche episodio ben più grave.
Il fenomeno dei Rave, importato anche in Italia dall’Inghilterra agli inizi del secolo, è spesso collegato al consumo di droghe, anche sintetiche. Numerosi i casi di malori, con giovani, ma non solo, costretti a ricorrere alle cure sanitarie dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA