Lecce, serve un'impresa per fermare la corsa del Napoli

Gabriel Strefezza in azione contro il Sassuolo
Gabriel Strefezza in azione contro il Sassuolo
di Lino DE LORENZIS
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Venerdì 7 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:08
Se all’inizio della stagione avessero prospettato al Lecce la possibilità di arrivare a dieci giornate dalla fine con un vantaggio di 8 punti sulla terz’ultima in classifica di sicuro in tanti avrebbero fatto salti di gioia. Perché, si sa, spesso in serie A le prime a retrocedere sono proprio le squadre neo promosse. Oggi, nel giorno in cui la squadra di Baroni si accinge ad affrontare i futuri campioni d’Italia del Napoli, cui manca soltanto il conforto dell’aritmetica per dare inizio ai festeggiamenti, il Lecce occupa il sedicesimo posto in classifica con 27 punti all’attivo, otto punti in più dell’Hellas Verona, terz’ultima in graduatoria. E di partite al tramonto della serie A ne mancano soltanto dieci.
Una situazione ottimale, non v’è dubbio, ma solo fino a un certo punto perché in casa giallorossa nessuno in questo momento è disposto a fare salti di gioia. Il Lecce infatti è reduce da cinque sconfitte di fila, partite perse spesso a causa di episodi sfavorevoli, e nelle quali però Strefezza e compagni non hanno mai segnato. Anzi, per dirla tutta, da circa un mese a questa parte gli uomini di Baroni faticano addirittura a centrare lo specchio della porta. Una situazione paradossale per una squadra che, fino a poche settimane fa, godeva di uno degli attacchi più prolifici della serie A. Di colpo, la fase offensiva dei giallorossi è andata in tilt e ciò che prima riusciva con una certa facilità adesso invece è diventato impossibile da realizzare.
Tra le cause dell’astinenza di gol c’è sicuramente lo scadimento di forma di alcuni interpreti fondamentali dell’undici di Baroni, a cominciare ad esempio dall’esterno offensivo italo-brasiliano Gabriel Strefezza, miglior realizzatore della squadra salentina con 7 gol e 1 assist. Le giocate di Strefezza molto spesso nel corso della stagione hanno fatto le fortune del Lecce solo che da qualche partita a questa parte il numero 27 ha perso la brillantezza dei giorni migliori. E con il Lecce a secco di gol da cinque turni viene il mal di testa a pensare che il Napoli invece ha mantenuto la porta immacolata nelle ultime sette trasferte. Ecco perché oggi il Lecce si trova davanti ad una mission impossible, proprio come all’andata quando Hjulmand e compagni imposero il pareggio agli uomini di Spalletti a coronamento di una prestazione al limite della perfezione e, tra l’altro, macchiata anche dall’errore dal dischetto di Colombo. In difesa rientrerà Umtiti accanto a Baschirotto mentre in mezzo al campo Maleh è favorito per la sostituzione dello squalificato Blin. In attacco si va verso il ritorno al tridente più utilizzato, ovvero Strefezza, Colombo (entrambi diffidati) e Di Francesco che dovrebbe essere preferito a Banda (pure lui in diffida).
Nel Napoli invece si annuncia un mini turnover in vista del match di Champions League della prossima settimana contro il Milan. Spazio dunque dal primo minuto ai vari Juan Jesus, Ndombelè, Elmas e Simeone. Fischio d’inizio alle ore 19 affidato a Manganiello di Pinerolo con il quale, manco a dirlo, il Lecce non ha mai vinto.
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