Lecce, vince la strategia di D'Aversa. Ora la classifica sorride ai giallorossi

D'Aversa abbraccia Ramandani
D'Aversa abbraccia Ramandani
di Lino DE LORENZIS
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Domenica 17 Dicembre 2023, 05:00
Il destro vincente di Ylber Ramadani dal limite dell’area di rigore, “sporcato” con la testa dell’ex Monterisi, vale più di un semplice gol. In un solo colpo il regista del Lecce e della nazionale albanese è riuscito nell’impresa di regalare al Lecce la vittoria che mancava da 85 giorni, dall’1-0 casalingo con il Genoa dello scorso 22 settembre. La sberla dell’albanese inoltre ha permesso ai salentini di effettuare il sorpasso in classifica proprio ai danni del Frosinone, fino a ieri mattina considerati da tutti la rivelazione del campionato. E infine Ramadani si è regalato il primo gol in serie A, peraltro in una partita in cui fino a quel momento non aveva particolarmente brillato. Anzi, la sua prestazione aveva lasciato molto a desiderare.
Nella prima serata di gloria personale con la maglia del Lecce Ramadani ha strappato pure un sorriso al suo tecnico, Roberto D’Aversa, che non più tardi di lunedì scorso, nel post partita di Empoli, aveva auspicato per la sua squadra una vittoria “sporca”. «Prima o poi arriverà anche per noi», aveva detto il tecnico abruzzese. La vittoria “sporca” è arrivata puntuale ieri sera nella sfida incrociata con l’ex Eusebio Di Francesco, amico fraterno del tecnico del Lecce e valido compagno di squadra nelle partita di padel giocate nel tempo libero a Pescara. A D’Aversa va riconosciuto il merito di aver saputo cambiare in corsa passando dal 4-3-3 iniziale al 4-2-3-1 d’inizio ripresa per poi virare al 4-2-4 che ha portato alla rete della vittoria prima di tornare al 4-3-3 nei minuti finali. Il coraggio alla fine è stato premiato.
Davanti ai circa 25 mila spettatori affluiti al Via del Mare, che non hanno mai smesso di incitare capitan Strefezza e compagni esortandoli a crederci fino alla fine, il Frosinone - alla stregua del Lecce - ha confermato di avere i mezzi per puntare ad una salvezza tranquilla, potendo contare su un nugolo di elementi di giovane età e di infinite qualità tecniche. È vero, quasi tutti sono giunti alla corte del presidente Stirpe con la formula del prestito secco e di conseguenza a fine stagione ritorneranno alla base, chi alla Juventus, chi al Sassuolo e chi infine al Milan, ma è altrettanto vero che fino a giugno a goderseli sarà mister Di Francesco che punta proprio sulla loro voglia di crescere e di mettersi in mostra per raggiungere l’obiettivo finale. Alla faccia di quanti, prima del via della stagione, avevano pronosticato il penultimo posto finale per il Lecce e addirittura l’ultimo per il Frosinone.
La vittoria ottenuta ieri sera ai danni dei laziali spinge il Lecce al dodicesimo posto in classifica e con un buon margine di punti di vantaggio sulla zona rossa della classifica. Una buona notizia in vista degli ultimi due appuntamenti del 2023 in cui i giallorossi saranno chiamati a misurarsi prima al Meazza contro l’Inter (sabato 23 dicembre) dopodiché al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta (30 dicembre).
Proprio un ex atalantino, Roberto Piccoli, è stato tra i protagonisti del successo di ieri. Il numero 91 del Lecce ha rotto il ghiaccio in avvio di partita sorprendendo il disastroso Turati sul suo palo. Subito dopo è salito in cattedra Falcone con un paio di parate importanti su Soule e Brescianini ma nulla ha potuto sul calcio di rigore trasformato dallo juventino Kaio Jorge. Nella ripresa il Frosinone si è fatto preferire nei primi minuti in cui ha sfiorato pure il gol con Soule. Scampato il pericolo il Lecce ha preso campo confezionando almeno tre occasioni ghiotte per passare in vantaggio ma i vari Banda e Piccoli si sono smarriti al momento di fare secco il portiere. Il botto, come detto, è arrivato ad un minuto dal 45’ quando il tiro di Ramadani ha varcato la linea bianca della porta difesa da Turati dando inizio alla festa in salsa giallorossa.
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