Gallo e Dorgu, la bella gioventù del Lecce. Due titolari per D'Aversa

Antonino Gallo
Antonino Gallo
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 05:00
Se c’è una posizione dove possiamo trovare penuria di elementi validi, questa è certamente quella di terzino sinistro. A livello di nazionale, il più forte latrale sinistro di difesa è Udogie, attualmente in forza al Tottenham. Nel campionato italiano invece il rappresentante migliore della categoria è il milanista Theo Hernandez. Poche squadre però possono vantare ben due laterali bassi di livello a sinistra.
Fra queste il Napoli (Mauro Rui e Mathias Olivera), la Fiorentina (Biraghi e Parisi) e anche il Lecce. I salentini infatti hanno a disposizione in Antonino Gallo e Patrick Dorgu due elementi di qualità e anche di prospettiva. Stiamo infatti parlando di un ragazzo di ventitré anni (Gallo) e di uno di appena diciotto (Dorgu).
Entrambi si sono fatti trovare pronti quando chiamati in causa dal tecnico Roberto D’Aversa. Per quanto riguarda Gallo, il palermitano ha esperienza di Serie A, avendo ad oggi totalizzato 39 presenze nella massima serie, 32 lo scorso anno con la squadra di Baroni.
Dorgu è invece all’esordio in categoria. Una scoperta del direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino e del direttore sportivo Stefano Trinchera, esploso l’anno scorso in Primavera, l’esterno basso danese è sceso in campo in tutte le otto partite disputate fin qui dal Lecce in campionato collezionando anche due titolarità contro Lazio e Juventus. Fino a questo momento D’Aversa ha seguito il principio dell’alternanza fra i due (313 minuti giocati da Dorgu, 407 da Gallo), chiamando entrambi a dare un contributo sulla corsia mancina della difesa giallorossa.
Dal punto di vista tecnico si tratta di due elementi dalle caratteristiche diverse, accomunati però da un fattore non indifferente: sia Gallo che Dorgu sono infatti mancini di piede e questo consente loro, arrivando sul fondo, di non dover sterzare per crossare, avendo la palla già sul proprio piede forte. In questo modo fanno guadagnare un tempo di gioco alla squadra.
Per quanto riguarda invece le caratteristiche, Gallo è un elemento più offensivo, anche se nell’ultima gara (contro il Sassuolo) ha mostrato una crescita nel gioco senza palla, annullando di fatto un avversario temibile come Domenico Berardi. Detto questo, Dorgu attualmente vanta una media di palloni giocati nella trequarti offensiva superiore al compagno (20 contro 17.8). In questa prima parte di stagione il giovane danese ha mostrato una maggior precisione nei passaggi con l’83.4% di riuscita a fronte del 79.5% del compagno di squadra. L’ex Nordsjaelland si è fatto preferire anche a livello di dribbling, col 55.6% di successo in quelli tentati rispetto al 40% di Gallo.
Sia Dorgu che Gallo garantiscono al Lecce la possibilità di risalire il campo lungo la corsia sinistra. Se guardiamo infatti agli expected threat (metrica che quantifica il contributo che un giocatore fornisce alla sua squadra in termini di avvicinamento alla porta avversaria e, di conseguenza, di pericolosità) il dato per 90 minuti dei due è simile: 0.07 per il danese, 0.08 per il ragazzo palermitano.
Fin dove potranno arrivare Gallo e Dorgu è presto per dirlo. Di certo D’Aversa ha fra le mani due elementi di qualità che non hanno affatto risentito della concorrenza. Per Gallo non è una novità. Nel corso della sua esperienza leccese infatti il numero 25 giallorosso è sempre partito in concorrenza con qualche alternativa a sinistra, finendo regolarmente per imporsi come titolare. In Dorgu stavolta Gallo più che un concorrente ha trovato un ricambio valido, un elemento col quale dividersi i minuti in campo a seconda dell’avversario di turno e del momento della partita. Una abbondanza che non può che giovare al Lecce e a D’Aversa, come detto uno dei pochi tecnici in circolazione a poter contare su due specialisti nel ruolo.
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