Raggiunto l'accordo tra il Lecce e Corini, contratto triennale

Raggiunto l'accordo tra il Lecce e Corini, contratto triennale
di Antonio IMPERIALE
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Giovedì 20 Agosto 2020, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 22:43

Eugenio Corini è il nuovo allenatore del Lecce. L'accordo è stato raggiunto ieri sera tra il tecnico lombardo ed il responsabile dell'area tecnica del club giallorosso, Pantaleo Corvino. Il contratto avrà durata triennale e sarà formalizzato nella giornata odierna, quindi seguirà l'annuncio ufficiale del sodalizio del presidente Saverio Sticchi Damiani. Corini ha iniziato ad allenare nel 2010 sedendosi sulla panchina del Crotone, poi le esperienze con Frosinone, Chievo, Palermo, Novara e Brescia che nelle ultime due stagioni ha guidato in B e in A.

Il Lecce, dunque, volta subito pagina e non si ferma. Le bombe d'acqua rovesciate con violenza sull'estate pallonara leccese da un temporale al di fuori da ogni previsione del meteo calcistico salentino, hanno segnato il nuovo corso. Il Lecce del maresciallo Pantaleo Corvino, «così è se vi pare», certezze che gli arrivano da una carriera importante, prestigiosa, lunga una vita, il Lecce del Leo di Vernole, chiamato da Saverio Sticchi Damiani & company per farne il punto fermo delle stagioni che verranno, ripartirà subito.

Il presidente aveva interrotto le brevi vacanze alle Eolie, nella magìa di Lipari, Vulcano, Filicudi. Illustrerà in una conferenza stampa la scelta di Corini e gli incredibili misteri di una storia con Liverani che continua a stupire, a farti interrogare sui perché. Un caso singolare, mai immaginato, quando il matrimonio fra il tecnico ed il Lecce si sostanziava sia sul versante dell'intesa amorosa (almeno così sembrava), sia su quello della concessione di un incremento dello staff, sia sul versante economico con il prolungamento del contratto per un terzo anno e un apprezzabile aumento remunerativo, stando ai si dice quasi un raddoppio.

Il presidente cambia, insieme al direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino, il quale peraltro aveva incontrato anche Alessandro Moggi, ed aveva già espresso parere favorevole alla conferma di Liverani. Corvino, in coerenza con il suo modo di rapportarsi che lo ha caratterizzato in carriera, la chiarezza innanzitutto, in occasione del suo primo impatto all'ex Palazzo del Banco di Napoli, aveva peraltro sottolineato l'importanza di «guardare negli occhi» le persone. Con Liverani si sarà certamente guardato negli occhi in occasione dell'incontro a Napoli. Di certo Liverani al termine della sconfitta con il Parma, aveva manifestato la grande voglia di riprendersi una rivincita sulla retrocessione in una piazza alla quale ha dato tanto e dalla quale ha ricevuto molto. In società aspettavano ormai solo la firma del contratto, visto l'approssimarsi del ritiro, con un elenco di convocati firmato dal tecnico romano. Il quale magari coglie ancora il respiro di qualche panchina di serie A. I misteri hanno le ore contate.

Non è più un mistero, al contrario, quello del Lecce che domenica si ritroverà con Eugenio Corini, l'allenatore che ha portato il Brescia in A, in contemporanea con la promozione del Lecce firmata Liverani. E sarà un'altra ripartenza. Una storia da riscrivere sulla base della straordinaria esperienza vissuta nei tre anni targati Liverani, la cui vicenda avrebbe meritato una conclusione diversa. Corso quasi surreale anche per l'uscita di scena di personaggi che hanno scritto la storia dei nostri giorni, la favola del Lecce che vince un campionato dopo l'altro come non accadeva dai tempi di Giampiero Ventura. Adesso però comincia l'era Corvino, l'uomo della svolta voluto dalla società per guardare lontano, un carico di esperienza e di carisma in un calcio che non permette improvvisazioni.

Corvino ha già acceso il nuovo motore della squadra che verrà. Una spinta importante per il nuovo centrocampo, con il polacco Listkowsky. Per correre, dimenticando il temporale dell'estate dell'anno del Covid.

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