Lecce, buoni segnali dal test con la Primavera. Oudin e Pezzella scaldano i motori

Lecce, buoni segnali dal test con la Primavera. Oudin e Pezzella scaldano i motori
di Tonio DE GIORGI
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Domenica 11 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:57

In pieno clima natalizio il Lecce di Marco Baroni si è riunito in famiglia e al Deghi Center di San Pietro in Lama ha sfidato i nipoti più grandi della Primavera allenata da Coppitelli. Una buona sgambata finita 5-0 per Hjulmand e compagni. Un gol nel primo tempo e quattro nella ripresa. Le firme sono dei soliti noti, ma bisogna attendere il secondo tempo perché nella prima parte di gara c’è solo un gol ed è di Oudin, il più pericoloso della squadra che Baroni manda in campo nel primo tempo. Il francese prima colpisce il palo, su punizione, e poi timbra il cartellino marcatori al 37’ angolando di testa un cross di Pezzella. Chi legge i tabellini ha spesso letto i nomi di questi due calciatori tra i calciatori a disposizione, coloro che Baroni considera comunque titolari, che hanno spesso la responsabilità di difendere o cambiare un risultato. Concetti già spiegati tante volte dall’allenatore giallorosso.

Due opzioni in più

Pezzella e Oudin possono considerarsi i primi rinforzi del mercato di gennaio perché in queste prime quindici partite non hanno avuto modo di esprimersi al meglio. Hanno viaggiato a una velocità differente perché partiti in ritardo, ma sono due che nella passata stagione hanno giocato la Champions, con l’Atalanta, mentre il francese ha lottato in Ligue 1 con il Bordeaux per non retrocedere. È stato proprio l’ex girondino ad animare la manovra offensiva. Già al 6’ il francese timbrava il palo su calcio di punizione. Tuttavia è stato un Lecce, quello del primo tempo, che ha cercato di manovrare tanto, ma senza impensierire oltremodo Borbei portiere della Primavera. Già nel corso della prima frazione Baroni ha sostituito Bleve con Falcone e poi ha inserito pure Ceesay per Persson. La rete di Oudin ha chiuso la contesa nel primo tempo. Nella ripresa Baroni ha mandato in campo quasi tutti i giocatori titolari. Davanti a Falcone (sostituito da Brancolini nel corso della ripresa) hanno giocato Gendrey, Pongracic, Umtiti e Gallo in difesa; Helgason, Hjulmand e Gonzalez a centrocampo; Di Francesco, Ceesay e Banda in attacco.

Prima sgambatura

Una squadra che ha dimostrato un’intesa maggiore, più linearità di movimenti e più fluidità. Così in quattordici minuti, tra il 6’ e il 20’, sono arrivati i gol di Ceesay, Banda e Colombo. Chi ha assistito all’incontro avrà notato una maggiore partecipazione di Banda all’azione corale; il giocatore zambiano aveva già lanciato segnali in questo senso prima della sosta per i Mondiali in Qatar. L’esterno offensivo ha dimostrato una buona condizione e ha fornito diversi assist: uno per Di Francesco, che ha sparato sul portiere, e l’altro per Gonzalez che ha siglato il cinque a zero. Ormai si può dire che l’ambientamento di Banda ha esaurito il suo percorso e si è ben calato nel gioco che vuole Baroni. Anche Colombo sembra in gran spolvero e se il campionato ricominciasse domenica prossima sarebbe quasi certamente la prima scelta di Baroni. L’attaccante della nazionale Under 21 ha fornito l’assist per il 3-0 di Banda e poi ha deliziato i tifosi con lo splendido pallonetto del 4-0. Per il resto si è visto un propositivo Gendrey; un combattente Gonzalez e un Gallo che sembra sempre più padrone della propria fascia: suo l’assist per il 2-0 di Ceesay. Hjulmand? Il capitano è stato contenuto dalle marcature avversarie, ma per il campionato tornerà il solito guerriero. Dietro, invece, Pongracic e Umtiti hanno dimostrato lo spirito da partita vera. Il francese ha spesso dettato il passaggio illuminante verticalizzando e cercando l’inserimento del compagno avanzato. Sbagliando poco e niente. Avanti così, almeno lo spirito e la voglia sono quelli giusti.

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