Gioco, interpreti, fiducia: il Lecce c’è

Contro la Juventus la fluidità di manovra non ha risentito dei cambiamenti apportati da Baroni nell’undici iniziale

Gioco, interpreti, fiducia: il Lecce c’è
di Michele TOSSANI
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Venerdì 5 Maggio 2023, 05:00

A cinque giornate dal termine, entra nel vivo la lotta salvezza. Lecce, Verona e Spezia sono in corsa per evitare il terzultimo posto, che significherebbe retrocessione. In questo senso, anche se non decisivo sarà molto importante il prossimo turno di campionato che vedrà il Lecce affrontare in casa il Verona e lo Spezia andare in trasferta allo Zini di Cremona contro i grigiorossi di Ballardini, ad oggi nemmeno loro del tutto esclusi dalla corsa salvezza (avendo solo 6 punti di distacco da veronesi e spezzini). Dal punto di vista dello stato di forma il Lecce si presenterà alla sfida con i gialloblù di domenica sera in buone condizioni. La compagine guidata da Marco Baroni è sì reduce da una sconfitta sul campo della Juve, ma al termine di una prestazione incoraggiante dal punto di vista del gioco. A mancare sono stati ancora una volta gli ultimi trenta metri offensivi di campo. Il Lecce ha infatti tirato ben 14 volte verso lo specchio della porta bianconera, registrando però un dato di appena 0.04 xG per tiro (escludendo il rigore trasformato da Ceesay).

La formazione giallorossa ha sofferto gli inserimenti delle mezzali della Juventus, riuscendo tuttavia ad impensierire a sua volta una squadra nettamente più forte come quella di Allegri. In pratica, pur concedendo ad un avversario di quel livello, la squadra salentina ha dato sempre l’impressione di poter creare pericoli alla retroguardia bianconera in ogni azione d’attacco. La buona prova offerta a Torino ha fra le altre cose confermato come Baroni abbia a disposizione più di undici elementi sui quali poter fare affidamento, tutti arrivati in buone condizioni di forma nel momento topico della stagione. La fluidità della manovra offensiva leccese non ha infatti risentito dei cambiamenti apportati dal tecnico, che ha mandato in campo un undici iniziale con numerose novità. A cominciare da Baschirotto spostato sulla fascia destra al posto di Gendrey, per proseguire poi con la promozione a titolare di Romagnoli al fianco di Umtiti nel cuore della linea arretrata e la titolarità di Pezzella (al posto dell’infortunato Gallo), per finire con una mediana che vedeva contemporaneamente in campo Maleh e Gonzalez ai lati di Hjulmand. Oudin è stato così riposizionato da esterno del tridente, sul lato opposto di Banda e a supporto di CeesayCon questa formazione il Lecce ha alternato sapientemente fasi di blocco medio ad altre nelle quali ha alzato la pressione, creando delle difficoltà alla Juventus. Quando poi si sono palesate alcune lacune come quella, già citata, della gestione degli inserimenti degli interni juventini (in particolare Miretti) Baroni ha saputo metterci una pezza, effettuando il doppio cambio che riportava Oudin nel ruolo di mezzala e aggiungeva Blin a supporto di Hjulmand. Al di là del risultato finale, è proprio dalla consapevolezza di avere un organico ampio e funzionale, dalla qualità del gioco (tornato a buoni livelli a partire dalla sfida col Napoli) e dai quattro punti di vantaggio sulle dirette concorrenti che il Lecce deve ripartire per affrontare domenica il Verona.

Un Verona che invece sta attraversando un momento opposto a quello dei giallorossi. Gli uomini di Zaffaroni infatti, dopo aver effettuato una grande rincorsa a partire da gennaio (la compagine scaligera era arrivata alla sosta mondiale data quasi per spacciata), stanno ora vivendo una fase di stanca, come testimoniano sia il pareggio sul campo della Cremonese che la rovinosa caduta interna (0-6) contro l’Inter nelle ultime due uscite. I gialloblù incontrato grosse difficoltà soprattutto in avanti. Basti pensare che il loro miglior marcatore è Verdi, con 5 reti realizzate. 

Non sta meglio lo Spezia. Sotto la nuova gestione tecnica di Leonardo Semplici la compagine ligure ha infatti racimolato 8 punti in dieci partite, vincendo una sola volta (in casa contro l’Inter). Rispetto al Verona però lo Spezia appare più vivo, anche grazie alle scelte del suo allenatore che ha raccolto la squadra da Luca Gotti e ha deciso di provare a giocare un calcio più propositivo. Questa la condizione delle tre sfidanti per i due posti salvezza. Con due scontri diretti in casa (dopo quello col Verona ci sarà anche la partita contro lo Spezia) il Lecce ha il destino nelle proprie mani. 

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