Lecce, il mal di trasferta ora preoccupa

Lontano dal “Via del Mare” il Lecce non ha mai vinto. In 13 partite raccolti 5 punti, che significano terz’ultimo posto

foto ANSA
foto ANSA
di Michele TOSSANI
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Febbraio 2024, 05:00

Mal di trasferta è una locuzione fra le più abusate nel mondo del calcio. Tuttavia, è utile a rendere l’idea del momento che sta vivendo attualmente il Lecce. Dei ventiquattro punti totali messi insieme dalla compagine giallorossa fino a qui infatti, ben diciannove sono stati ottenuti fra le mura amiche del Via del Mare. Il ruolino di marcia in trasferta è invece alquanto deficitario. In tredici partite giocate fuori dal Salento il Lecce ha messo insieme appena 5 punti, frutto di altrettanti pareggi (8 invece le sconfitte rimediate). A livello di punti conquistati fuori casa, soltanto Cagliari e Frosinone hanno fatto peggio (3 a testa). I gol segnati lontano dal proprio stato sono inoltre stati appena 9, a fronte dei 22 incassati. La differenza reti (-13) è migliore solo di quelle di Salernitana (-17), Cagliari (-17) e Frosinone (-20). Le difficoltà in trasferta dei salentini si sono poi accentuate negli ultimi tempi. Dallo scorso 11 dicembre, data del pareggio di Empoli (1-1), il Lecce fuori casa non ha più conquistato nemmeno un punto. Per di più, dal 2-1 casalingo rifilato al Frosinone il 16 dicembre 2023, i giallorossi hanno disputato nove gare di campionato, tornando alla vittoria solo contro la Fiorentina e inanellando nel mentre un pareggio (con il Cagliari) e 7 sconfitte. 

Le partite di Torino e Bologna hanno rappresentato una ulteriore conferma dell’andamento traballante dei giallorossi lontano dalla Puglia. Certamente, ci sono state delle differenze fra le due gare per quanto riguarda il tipo di prestazione fornita dalla squadra, ma entrambe le sfide hanno evidenziato la generale difficoltà degli uomini di D’Aversa nel creare occasioni da rete. Contro i granata di Ivan Juric ad esempio, al netto del fallo da rigore su Piccoli, il Lecce è stato pericoloso in pratica solo con l’azione conclusa da Kaba con un tiraccio finito fuori dello specchio della porta difesa da Milinkovic-Savic. È strano pensare ad un Lecce così a disagio lontano dal Via del Mare, soprattutto se pensiamo ad una squadra che, nel torneo in corso, ha migliorato la propria proposta offensiva rispetto ad un anno fa. E ciò pur mantenendo una forte identità difensiva fatta di pressing in avanti e veloci contropiedi. Eppure, il confronto fra il Lecce 2023-24 e quello dell’anno scorso è impietoso. Il Lecce attuale viaggia infatti ad una media di 0.38 punti a partita fuori casa. 

La stagione passata la formazione allora guidata da Marco Baroni a fine anno arrivò invece a registrare una media di un punto a partita (19 in altrettante gare esterne). Quali possono essere le motivazioni di questo andamento disfunzionale? Detto che a questi livelli è difficile immaginare un impatto ambientale tale da intimorire o, almeno, da rendere più complicato il giocare in trasferta rispetto a farlo con la spinta del proprio pubblico alle spalle, le possibili spiegazioni riguardano più probabilmente aspetti tecnici. In trasferta il Lecce tira meno che in casa: 11.2 conclusioni (3.2 verso la porta avversaria) contro le 15.2 (4.8 nello specchio) casalinghe. Il dato in questione è spesso influenzato da errori tecnici e anche di decisione in fase di ultimo passaggio. Questi ultimi tolgono possibili conclusioni dai piedi degli avanti leccesi. Un’altra possibile spiegazione è legata allo stato di forma di alcuni singoli e questo vale sia in casa che fuori. Giocatori come Oudin, Krstovic, Ramadani stanno performando meno rispetto a qualche mese addietro. Rafia è appena tornato dalla coppa d’Africa. Almqvist deve ancora recuperare pienamente la condizione. Sansone lo si è potuto sfruttare poco per guai fisici. Non avere tutti i giocatori a pieno regime rende problematici anche i cambi a partita in corso. Di recente infatti i sostituti hanno impattato ben poco quando chiamati in causa. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA